Quali scuole bresciane rendono l'accesso al lavoro più efficace

Con l’88% di occupati dopo il diploma, l’Ipsia Beretta è in testa alla classifica nazionale della Fondazione Agnelli
L’indagine di Fondazione Agnelli può orientare le scelte dei ragazzi per la scuola superiore. - Foto © www.giornaledibrescia.it
L’indagine di Fondazione Agnelli può orientare le scelte dei ragazzi per la scuola superiore. - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Chi frequenta con profitto l’Ipsia «Beretta» di Gardone Valtrompia ha, se non la certezza, un’altissima probabilità di trovare lavoro dopo il diploma. È ben dell’88% la percentuale di occupati usciti dell’istituto, che si colloca sul gradino più alto del podio per indice di occupazione dei diplomati, tra istituti tecnici (economici e tecnologici) e istituti professionali dei due rami servizi e industria/artigianato nella nostra provincia.

Lo rileva l’annuale rapporto di Eduscopio.it della Fondazione Agnelli, da oggi online (www.eduscopio.it) con i dati aggiornati sulle scuole secondarie di II grado che meglio preparano agli studi universitari o al lavoro dopo il diploma. Oltre alla capacità di istituti tecnici e professionali di agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro per chi, una volta conseguito il diploma, non intende iscriversi all’università e cerca subito un impiego, la ricerca monitora infatti la capacità di licei e istituti tecnici di preparare e orientare gli studenti ad un successivo passaggio agli studi universitari.

Nel Bresciano, il liceo classico miglior trampolino di lancio per l’università è il Bagatta di Desenzano, tallonato dall’Arnaldo di Brescia (terzo l’Arici); il primo liceo scientifico è il Cossali di Orzinuovi (con una brillante performance, dato che era all’ottavo posto nell’Eduscopio 2020) cui seguono, nella classifica, il Marzoli di Palazzolo e il Pascal di Manerbio. Primeggia, sia per il liceo linguistico sia per l’artistico, il Leonardo di Brescia; il Golgi di Breno e il Don Milani di Montichiari sono primi rispettivamente come liceo delle scienze umane e liceo delle scienze umane - opzione economico sociale. L’Antonietti d’Iseo si classifica primo tra gli istituti tecnici economici e il Meneghini di Edolo per gli istituti tecnici tecnologici.

Il portale Eduscopio (nato nel 2014) si propone di aiutare gli studenti e le famiglie nella scelta del percorso di studi dopo la terza media. Dalla nascita a oggi circa 2,1 milioni di utenti unici lo hanno visitato, consultando oltre 10,1 milioni di pagine; numeri che testimoniano la grande domanda d’informazione e trasparenza da parte degli utenti sulla qualità e le opportunità offerte dalle scuole superiori. Per l’edizione 2021, il gruppo di lavoro di Fondazione Agnelli ha analizzato i dati di 1.267.000 diplomati italiani di 7.500 scuole in tre successivi anni scolastici (2015/16, 2016/17 e 2017/18).

Tornando alla classifica, tra le scuole superiori con la più alta quota di occupati dopo il diploma in valori assoluti, l’Ipsia Beretta (che anche l’anno scorso troneggiava con l’89%) è seguito dall’Iis Gigli di Rovato con l’86% di occupati post-diploma e dall’istituto tecnico tecnologico Pascal di Manerbio con l’84%. Tra gli istituti professionali industria e artigianato, il Tassara-Ghislandi di Breno e il Cossali di Orzinuovi evidenziano un ottimo tasso dell’80%. Secondo e terzo tra i tecnici tecnologici (dopo il Pascal) sono il Castelli di Brescia (80%) e il Cerebotani di Lonato (79%).

Guardando agli istituti tecnici economici, troviamo in prima fila il Don Milani di Montichiari (83%) quindi il Piamarta di Brescia (82%) e il Perlasca di Idro (79%). Il Don Milani è primo anche degli istituti professionali servizi (78%), con al secondo posto (tutti ex aequo) l’Olivelli Putelli di Darfo Boario Terme, il Caterina de Medici di Gardone Riviera e il Mantegna di Brescia (73%); terzo il Dandolo di Corzano (70%).

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