Qualcuno interrogò il verso del cuculo
Uccello canzonatore, capace di sorprendere. Ma mai fidarsi: «cucùlus» in latino indicava anche l’imbecille quanto l’infingardo
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Primo piano di un piccolo di cuculo - Foto Jacopo Rigotti © www.buongiornonatura.it
Cucù. La voce di un cuculo mi sorprende mentre percorro lento l’appartatata via Cucca, in città, all’ombra del colle di Sant’Anna. I pensieri cominciano a viaggiare per conto proprio e di colpo mi torna alla mente la rima che i bambini montanari rivolgevano al volatile canzonatore: «Cucù, cucù padél, quancc àgn g’hó de fà el pasturél?». Ogni cucù, un anno con le pecore. Forse. Mai fidarsi. Perché il cuculo è beffardo, si prende gioco di te. E infatti il termine cùco (che in dialetto indica il cu
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