Pusher come marmotte: i fischi delle sentinelle dello spaccio
Fischiano per avvisare gli altri pusher dell'arrivo della polizia. Fischiano, come nelle grandi città - Napoli, Palermo o Roma -, dove esistono quartieri in cui lo spaccio è una realtà presente in modo pesante e i criminali studiano i modi più diversi per sfuggire all'arresto. Sono le sentinelle della droga, che prestano particolare attenzione ad ogni viso che non conoscono o ad ogni passaggio delle forze dell'ordine.
Usano un codice segreto, una sorta di alfabeto Morse sonoro che gli spacciatori cominciano ad utilizzare anche a Brescia, in zone come via Milano o la stazione. Un sistema per sfuggire agli arresti che tuttavia non è passato inosservato (o meglio inascoltato) agli agenti di una pattuglia del reparto prevenzione crimine che lunedì, mentre si trovavano in via Milano, all'incrocio con via Franchi, si sono resi conto del fischio regolare e strano che proveniva dalla strada.
Hanno prestato attenzione e hanno notato un uomo gettare a terra qualcosa. Lo hanno bloccato subito e hanno recuperato l'involucro di cui si era disfatto: conteneva 200 grammi di hashish. E per il marocchino di 25 anni sono scattate le manette.
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