Puntano la pistola contro il tabaccaio: rapina a Rezzato
Pochi minuti, volti coperti, nervi saldi e una pistola spianata. Non è servito altro per mettere le mani sul bottino ai due malviventi che martedì pomeriggio hanno preso di mira la tabaccheria Sberna di via Scalabrini a Rezzato.
Questa volta dietro il bancone c’era il nipote della titolare, la signora Carmela, che in passato purtroppo era già stata vittima altre tre volte di rapine violente nel suo negozio.
Erano circa le 15.30 e Paolo, 33enne nipote di Carmela, dopo aver servito alcuni clienti era rimasto solo in negozio, quando i due rapinatori, che probabilmente attendevano in strada l’occasione propizia, sono entrati in azione. Uno dei due aveva in mano una pistola (non è dato sapere se vera o giocattolo), che ha puntato dritto a Paolo, intimandogli di stare calmo, che non sarebbe successo nulla. Intanto il complice è passato dietro il bancone e ha arraffato il contenuto del cassetto: poche centinaia di euro (la titolare quando chiude per la pausa pranzo sposta il denaro lasciando solo un fondo cassa), ma soprattutto i gratta e vinci che erano stati consegnati al mattino.
A quel punto i due erano pronti per uscire non senza che uno di loro, in dialetto bresciano con inflessione tipicamente locale, ha detto all’altro di prendere anche delle stecche di sigarette. I due sono poi usciti, allontanandosi a piedi con tutta probabilità verso un terzo complice che li attendeva in auto. Una circostanza avvalorata dallo stesso tabaccaio che ricorda di aver visto, appena prima che i due malviventi entrassero, un’auto fermarsi in prossimità del negozio nel piccolo parcheggio proprio davanti alle vetrine.
Tutto è durato non più di 4-5 minuti. Non appena usciti i due rapinatori, il 33enne ha chiamato sia la zia Carmela sia i Carabinieri di Rezzato, i quali hanno raccolto la denuncia e ora stanno indagando sugli autori della rapina.
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