Provincia di Brescia, partita l'era Moraschini con il nodo deleghe
L'era Moraschini è partita con un applauso corale del consiglio e da poche parole: «Ho già parlato molto nelle scorse settimane: voglio essere un presidente del fare. Quindi basta parole, iniziamo a lavorare». Il neo presidente della Provincia Emanuele Moraschini si è presentato così, in Broletto, per la convalida della sua elezione e il giuramento sulla Costituzione. Il 29 gennaio scorso Emanuele Moraschini, sindaco di Esine, civico indicato da Fratelli d'Italia, era l'unico candidato alla carica di presidente del Broletto dopo le larghe intese tra tutte le forze politiche: alle urne, per votarlo, si sono presentati 931 amministratori locali (sindaci e consiglieri comunali).
Dopo il passaggio di consegne con Samuele Alghisi, Moraschini ha guidato il suo primo consiglio provinciale. Un consiglio rapido che è servito non solo per formalizzare la sua elezione, ma anche per mettere a punto stile e road map del suo mandato.
Il nodo deleghe
Ad iniziare dal nodo deleghe. Moraschini avrà due vice, uno di centrodestra e uno di centrosinistra. E assegnerà una delega a ciascuno dei 16 consiglieri provinciali. «Conto di chiudere in 7-10 giorni» ha spiegato Il presidente. Archiviate le elezioni regionali andrà costruito un accordo politico con le segreterie dei partiti per accoppiare deleghe e consiglieri.
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