Prove tecniche di elisoccorso tra Collebeato e i Campiani
L'elicottero giallo che i bresciani ormai sanno essere l'ambulanza dei cieli che gravita tra Collebeato e i Campiani. Un saliscendi ripetuto più e più volte. Un'emergenza? Sì, ma solo simulata.
Quella che ha attirato l'attenzione di molti nel primo hinterland questa mattina, quando il personale medico e infermieristico di Areu (l'agenzia regionale che si occupa dell'emergenza sanitaria) assieme ai tecnici del Soccorso Alpino e al personale aeronautico di Babcock (la società che fornisce equipaggi e velivoli) è stato impegnato in una esercitazione relativa a tutte le procedure aeronautiche legate agli interventi di soccorso.
Equipaggi di Brescia e Bergamo, così, hanno ripetuto quanto appreso in addestramento in fatto di salita e discesa in hovering (con l'elicottero che staziona cioè in un determinato punto, senza avanzare o retrocedere), come pure in discesa e risalita con verricello di ogni singolo operatore, sino alle operazioni di recupero di un paziente in barella.
Un'esercitazione analoga viene ripetuta - fa sapere la dottoressa Giovanna Perone, responsabile del servizio di elisoccorso di Brescia - due volte l'anno. Abitualmente viene svolta ai Piani di Caregno, in Valtrompia, oggi tuttavia non praticabili a causa delle condizioni meteo avverse.
Così l'intera simulazione è stata eseguita tra Collebeato e i Campiani, dove non è escluso l'elicottero di stanza a Brescia (I-BRXA) e quello gemello di Bergamo (I-LMBD) possano tornare anche domani e venerdì, ove nuvole e pioggia lo imponessero ancora, visto che il ciclo addestrativo si concluderà solamente a ridosso del weekend.
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