Protesta pro-spiedo in Regione: sulla maglietta...
Per domani la manifestazione in Regione promossa da Rolfi (Lega) con magliette recanti la scritta «Sì allo spiedo e no al kebab»
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Salvare lo spiedo bresciano. Ristoratori, amministratori e politici hanno formato un pacchetto di mischia per fronteggiare la direttiva Ue e l’adeguamento della legge sulla caccia, che impedisce la vendita e l’acquisto di uccelli, vivi o morti, anche da Paesi extraeuropei.
Ciò significa che lo spiedo con gli uccellini può essere mangiato solo nel caso un cacciatore faccia un invito a pranzo o doni i volatili.
La modifica dell’articolo 21 è avvenuta nei mesi scorsi, ma è passata completamente inosservata. Fino a pochi giorni fa, i ristoratori acquistavano regolarmente i passeri da Cina, Thailandia e dal Nord Africa. Poi lo stop.
La questione è delicatissima per ragioni legate alla tradizione, ma anche per motivi prettamente economici. Molti ristoranti di zone extraturistiche, ad esempio, sopravvivono grazie a questa specialità. Come quelli di Gussago, che attorno al piatto avevano costruito, con la sinergia comunale, una rassegna di successo capace di generare altre iniziative.
Intanto è stata annunciata per domani, martedì, una manifestazione in Regione con magliette «epigrafate» (con la scritta «Sì allo spiedo e no al kebab») a favore dello spiedo, promossa da Fabio Rolfi, vice capogruppo della Lega. Nel corso della giornata è prevista la presentazione in consiglio regionale di una mozione a difesa dello spiedo alla bresciana.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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