Prostituzione minorile, nuova inchiesta con undici arresti

Ci sono anche un prete, un agente di polizia e un allenatore di calcio tra gli arrestati nell'inchiesta dei Carabinieri
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Sono undici gli arresti eseguiti dai Carabinieri di Brescia nell'ambito di un'inchiesta sulla prostituzione minorile e sulla pedofilia che ha coinvolto le province di Brescia, Bergamo, Milano, Monza e Brianza, Parma e Pavia.

Tra le persone finite ai domiciliari ci sono anche un prete, un agente di polizia locale, un allenatore di una squadra di calcio giovanile.

Complessivamente, ci sono venti indagati. L'operazione è stata coordinata dal sostituto procuratore Ambrogio Cassiani. 

L’inchiesta - si legge in una nota - è stata avviata nel mese di agosto e ha consentito di identificare quattro minorenni di sesso maschile, tra i 16 ed i 17 anni, i quali, prevalentemente attraverso contatti sui social network dedicati ad incontri online, come Badoo, organizzavano approcci con uomini consapevoli del fatto che fossero minorenni, cui offrivano prestazioni sessuali in cambio di denaro o di regali.

Ricostruiti numerosissimi episodi di rapporti a pagamento di adulti con minorenni consumati in auto, nei parcheggi dei centri commerciali, in locali o nelle abitazioni di alcuni degli indagati. 

Riguardo al coinvolgimento di un sacerdote, don Diego Rota, la Curia di Bergamo ha emesso una nota: «Le gravi accuse di cui è imputato suscitano nel Vescovo e nella nostra comunità diocesana stupore, sgomento e profondo dolore». 

Il prete prestava servizio a Solza, nella Bergamasca. «Desideriamo manifestare la nostra vicinanza a coloro che stanno soffrendo per questa vicenda senza dimenticare nessuno - si legge ancora in una nota -. Siamo consapevoli che situazioni di questo genere creano turbamento in molti e vogliamo con tutto il cuore che la verità e la giustizia si affermino, confidando nell'opera di coloro che sono chiamati a garantirle. Sono molti i motivi che inducono la comunità credente ad una preghiera più intensa, alla quale ci disponiamo in questo momento».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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