Prostituzione minorile, Claudio Tonoli sarà interrogato lunedì
Sarà interrogato lunedì mattina il bresciano Claudio Tonoli, il 56enne di Collebeato sieropositivo e che nonostante l’Hiv pretendeva di avere rapporti sessuali non protetti con minorenni.
Uno degli undici arrestati, e ora ai domiciliari, nell’inchiesta della Procura di Brescia che ha scoperto un giro di prostituzione minorile grazie alle confessioni di quattro ragazzini, di 15, 16 e 17 anni, che hanno fatto i nomi dei clienti. Tanti.
Tra gli undici arrestati ci sono il sacerdote Don Diego Rota della parrocchia di Solza, in provincia di Bergamo, l’allenatore Cristian Zilli, di una squadra giovanile della Acos Treviglio, e un vigile urbano di Albino, Egidio Bosio. Tutti sospesi dagli incarichi in attesa di essere interrogati.
Su Tonoli un 16enne ha raccontato: «Mi conduceva sempre in zone isolate e mi chiedeva di avere rapporti completi con lui, ma io mi sono sempre rifiutato». Così il minore, che ha però ammesso di avere avuto una serie di rapporti con il 56enne, il quale ogni volta pagava 30 euro.
Atteso invece a breve l’arrivo in Italia della dodicesima persona raggiunta da ordinanza di custodia cautelare, ma attualmente all’estero. Quello che i ragazzini chiamavano «il gay famoso che pagava bene», noto presentatore di trasmissioni hot su televisioni private lombarde.
Nel frattempo si starebbe allargando l’inchiesta che aveva portato al primo arresto del bresciano Tonoli, fermato qualche settimana fa dalla Polizia locale di Montichiari. Decine le perquisizioni effettuate in giornata per sequestrare computer e telefoni cellulari. Trovato materiale pedopornografico. Nella bufera nomi di insospettabili.
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