Profughi alla Randaccio, Castelletti dice no: «Servono spazi fuori città»
La sindaca alla Prefettura: «Il capoluogo è fortemente contrario, il Carmine è già un quartiere sotto stress»
RANDACCIO, CASTELLETTI DICE NO
I tempi sono strettissimi: due, tre giorni al massimo e la prefetta Maria Rosaria Laganà intende chiudere la partita «amministrativa», consegnando il piano organizzativo al Ministero degli Interni. Il che significa che, da questa mattina, scoccano le 72 ore di tempo per riuscire a trovare un eventuale «piano B» valido, in grado di incassare anche il placet nazionale. Perché quel centro di prima accoglienza necessario per ospitare i profughi in transito, la sindaca Laura Castelletti nell’ex caser
Registrati gratuitamente
Questo è un articolo GDB+. Accedi o registrati per continuare a leggerlo. È facile e veloce.