Processo per l'omicidio di Anna Mura, al via la perizia
È entrato in una fase decisiva il processo alla Corte d’assise del Tribunale di Brescia per l’omicidio di Anna Mura: ieri il sopralluogo nella casa di via Matteotti a Castenedolo, con il quale è cominciata la perizia disposta dalla Corte a fine giugno.
Per l'omicidio della donna, avvenuto il 16 marzo nell’abitazione dove viveva con il marito ed i figli, proprio il coniuge, Alessandro Musini, che si è sempre proclamato innocente, è in carcere.
Nulla sarebbe stato trovato sotto al letto, vicino al quale il corpo della donna in una lago di sangue era stato scoperto dal figlio 16enne. Qui si è cercato il frammento di un piercing che proprio il figlio minore avrebbe riconosciuto come proprio. Nel corso del quarto sopralluogo, però, il frammento di piercing sarebbe stato trovato dagli investigatori nel comodino di Musini, nella camera matrimoniale teatro dell’omicidio.
Ma l’intera scena del crimine sarà esaminata nella perizia di cui la presidente della Corte, Anna Di Martino, ha incaricato il biologo forense Vincenzo Agostini. Decisiva sarà l’analisi delle macchie di sangue sulle lenzuola del letto e sugli indumenti dell’imputato.
Si potrebbe quindi arrivare a chiarire se Musini si sia sporcato con il sangue della moglie mentre tentava di soccorrerla, come ha sempre sostenuto, oppure mentre la colpiva, con quell’arma del delitto che non è ancora stata ritrovata.
Nella nuova udienza in programma nelle prossime ore saranno sentiti i figli e la sorella di Anna Mura.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato