Processo per la strage di Torchiera, Manolo è morto

Svolta nel processo per la strage di Torchiera: dalla Serbia è arrivato il certificato di morte di Manolo
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L’ennesimo capitolo processuale per la strage di Torchiera del 1990 arriva al capitolo finale. Quello della morte di Ljubisa Vrbanovic, detto Manolo, che avrebbe dovuto detenuto in Serbia. Ma di lui non c'era traccia. 

L’anno scorso era stato avviato un nuovo processo a Brescia: l’inizio era stato fissato per il 14 dicembre scorso. In Tribunale s'era insediata la Corte d'Assise ed era stata avviata la rogatoria con ben due solleciti verso le autorità serbe, senza risposta alcuna.

Ora è arrivato il certificato di morte di Manolo, il responsabile, insieme al nipote Ivica Bairic, della morte, durante una rapina, della famiglia Viscardi in quella notte tra i 15 e il 16 agosto di 26 anni fa. 

Nella villetta di Torchiera, morirono, trucidati a colpi di pistola durante una rapina la madre Agnese, il padre Giuliano e i due figli, Maria Francesca e Luciano. Si salvò solo Guido che non abitava più con la famiglia dal matrimonio.

Bairic morì pochi mesi dopo la strage durante un conflitto a fuoco, Vrbanovic venne condannato a morte dal tribunale di Belgrado, pena poi commutata in 40 anni di prigione. Avrebbe dovuto essere in carcere fino al 2039. 

Il processo bresciano era stato aggiornato al 6 aprile, ma ora è arrivata l’ufficialità della morte di Manolo.

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