«Priorità l'attenzione a terrorismo e immigrazione»
Quindici anni a dirigere le Digos di capoluoghi di regione, prima a Venezia e poi a Bologna, prima di essere promosso dirigente superiore e iniziare la carriera da questore. E’ certo di essere stato destinato a Brescia per il suo curriculum Vincenzo Ciarambino, che da questo lunedì si è insediato in via Botticelli.
Controllo dell’immigrazione e del pericolo di derive terroristiche sono in cima alla lista delle priorità.
Nell’agenda del nuovo questore però anche l’attenzione ai reati odiosi che colpiscono le famiglie, furti e rapine soprattutto.
Nell’incontrare la stampa bresciana, il nuovo questore, 54 anni, ha ripercorso alcuni passaggi salienti della sua esperienza in Polizia, dall’arresto di Felice Maniero a Torino nel ’94 alla cattura dei brigatisti che uccisero il professor Marco Biagi tra il 2002 e il 2003.
Per la Questura di Brescia necessario il potenziamento degli organici, un tema, ha spiegato Ciarambino, ben presente al dipartimento della Pubblica Sicurezza.
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