Primo Maggio, la messa del vescovo alla Cauto tra lavoro e sostenibilità
Una corda sfilacciata, simbolo della fragilità: ma che può essere rinsaldata, intessendo fili ancora più forti. Un pc e un giubbotto, simbolo degli oltre 500 lavoratori di Cauto, con il lavoro che il Primo Maggio diventa ancora di più un veicolo per costruire una comunità più inclusiva.
Cibo, vestiti e libri buttati a rappresentare lo scarto che grazie a competenza e lavoro di squadra diventa valore, perché ricordano che le risorse non sono infinite e non possono essere sprecate. Sono questi i doni che il vescovo di Brescia Pierantonio Tremolada ha ricevuto al termine della messa celebrata nella giornata Diocesana del Lavoro, nello stabilimento di Cauto, cooperativa sociale, a Sant'Eufemia.
Lavoro, sostenibilità, dignità sono state alcune delle parole ricorrenti negli interventi istituzionali, come quello del presidente della rete sociale di Cauto Alessandro Zani ma anche nell'omelia stessa di monsignor Tremolada.
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