Primo Maggio a Brescia, i lavoratori chiedono «pace e sicurezza»

«Pace, lavoro e sicurezza». Sono questi i tre pilastri di cui, mai come in questo momento, l’Italia ha bisogno. A dirlo, in una piazza Loggia gremita dopo due anni di sospensione delle manifestazioni a causa della pandemia di Covid, è Rocco Palombella, segretario generale del sindacato Uilm intervenuto oggi a Brescia. «La sanità, la scuola e la formazione rappresentano la carta d’identità di un paese, i suoi autentici valori» ha ribadito.

I lavoratori si sono ripresi quest’anno la loro festa e hanno celebrato il Primo Maggio con tre appuntamenti in città: in piazza Mercato con Lotta Comunista, i sindacati di base in largo Formentone e i confederali, dopo il corteo partito da Piazza Garibaldi, sotto la Loggia.

Le priorità per Cgil, Cisl e Uil

Secondo Alberto Pluda, segretario provinciale Cisl, «serve un patto sociale con le energie positive di questa comunità: imprese, sindacato e governo insieme per dare una risposta chiara alla persone. C’è chi soffre e sente la fatica dei costi energetici, non arriva alla fine del mese a causa dei salari che sono erosi dall’inflazione. Una situazione che va risolta».

Secondo Mario Bailo, segretario di Uil Brescia, la vera sfida è l’azzeramento delle morti sul lavoro. «La sicurezza dev’essere la priorità: una sfida culturale e di civiltà che riguarda l’Italia intera».

«Un intervento corposo per lavoratori e pensionati» è quello che invece chiede Francesco Bertoli, numero uno della Cgil bresciana. «Un intervento sia dal punto di vista fiscale, che nell’ottica di migliorare qualità della vita e del lavoro».

Sulla dignità del lavoro è infine tornato a più riprese anche Palombella, che ha chiesto alla politica una risposta concreta sui temi della sicurezza e della professionalità da tutelare.