Prima del Cubo bianco il "villaggio" dei bambini

Dopo la pensilina, via anche le transenne: in attesa del cubo bianco lo slargo ospiterà giochi e laboratori
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Dal cubo bianco ad un tappeto verde. Su cui si «incastreranno» panchine pieghevoli - sulla falsa riga di quelle dei cinema d'un tempo - strutture in legno adibite a laboratori, uno spazio dedicato agli spettacoli dei burattini e giochi «originali». Tutto a misura di bambini e mamme.

Ancora progetti per una della piazze bresciane che più hanno fatto parlare negli ultimi anni. Dopo l'affaire Pensilina con lo sgombero delle bancarelle, il dibattito sul Cubo bianco. Ma ecco che in attesa del grande "spazio studio" arriva il villaggio per i bambini.

Un progetto che è pensato sì come temporaneo, ma senza una data di scadenza precisa. O, meglio, parco giochi e laboratori resteranno in campo fino all'arrivo del progetto «titolare» dello spazio: il discusso cubo bianco. Ossia la sala di lettura che la Loggia ha inserito all'interno del Piano di governo del territorio, ma la cui realizzazione, per ragioni di bilancio (disegno definitivo e cantieri dovrebbero costare attorno a 1,8 milioni di euro), è stata rinviata al prossimo biennio.

Ad essere «certa» è invece la data d'inaugurazione del «villaggio dei piccoli»: poco prima di Santa Lucia. Da dove arriva l'idea? Dai colloqui e dal confronto tra l'assessore ai Lavori pubblici e Centro storico, Mario Labolani, e associazioni, parrocchie del nucleo antico della città e Circoscrizione Centro.

Un progetto, questo, che spazza via le contestate transenne e i parcheggi selvaggi (restano invece i posti auto sui due lati adiacenti alle due strade che scorrono parallele alla piazza) in favore di un «villaggio» agile da montare e smontare. Una sorta di isola di passaggio fra la vecchia pensilina (smontata 23 agosto 2010 in 250 pezzi e ben 40 giorni di lavoro) e la futura sala di lettura firmata dall'architetto Giuliano Venturelli.

Ad occuparsi dello spazio piccoli - dal disegno alla progettazione - gli uffici comunali: è infatti stata la matita dell'architetto Emanuela Vizzardi (la stessa che ha tracciato su carta il nuovo parco di via Odorici) a dare forma all'idea. Per un costo complessivo che non supera i 40mila euro circa.

Il modello cui Brescia si è ispirata per il parco giochi «smontabile» è Barcellona. Al suo interno, sopra un tappeto verde di erba sintetica, sorgeranno tre strutture in legno: un laboratorio in cui i bambini potranno imparare a realizzare marionette, il teatro dei burattini grazie al quale saranno calendarizzati una serie di spettacoli e un'ulteriore area in cui le mamme potranno allattare e cambiare i piccoli. Quindi, a contorno, una serie di giochi «originali».

Al momento, la gara d'appalto è già stata approntata ed avviata (il costo «soft» non impone il passaggio della delibera in Giunta, anche se sindaco e assessori hanno potuto visionare rendering e progetto). E così, il «villaggio» nascerà quasi come un regalo di Santa Lucia ai più piccoli. Affiancando di fatto tutte le iniziative natalizie (dovrebbe essere confermata, fra le altre, l'ormai tradizionale pista di pattinaggio sul ghiaccio) che il Comune presenterà a breve.

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