Prevale la privacy: niente «Pagelle d’oro»
Niente bocciature e nemmeno «pagelle d’oro». Il Coronavirus ha condizionato la vita scolastica e, conseguentemente, anche la fase delle valutazioni. Che si conclude con stringenti disposizioni a tutela della privacy. Così l’attesa e apprezzata pubblicazione dei migliori esiti negli istituti superiori di città e provincia sulle pagine del giornale per quest’anno è destinata a saltare, salvo ulteriori disposizioni di segno opposto.
Sulle regole in materia di valutazione finale, per le classi intermedie e per gli esami di Stato del primo e del secondo ciclo dell’istruzione, già era intervenuta l’ordinanza ministeriale del 16 maggio e chiarimenti ulteriori si sono avuti con le note successive, del 28 maggio e del 9 giugno, con riferimento alla normativa nazionale ed europea, a tutela della privacy. La pubblicazione degli esiti finali è prevista solo attraverso il registro elettronico (con stringenti eccezioni per le scuole che ne sono sprovviste).
Nell’area riservata del registro elettronico la visione degli esiti con le indicazioni «ammesso» o «non ammesso» alla classe successiva è circoscritta alle singole classi. Alla valutazione in decimi accede soltanto l’alunno o il genitore dell’alunno minorenne, con le sue credenziali. Nelle scuole i responsabili della privacy e della sicurezza dei dati personali sono impegnati a far rispettare queste disposizioni che mettono tra parentesi la consuetudine delle «pagelle d’oro».
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