Presto il sì a prelievi e test a pagamento nei laboratori privati

La Regione mercoledì svincolerà le indagini sierologiche: se positivi subito a casa, poi in lista per il tampone
Attesa la delibera regionale sull'autorizzazione ai laboratori privati
Attesa la delibera regionale sull'autorizzazione ai laboratori privati
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Se la struttura è attrezzata si potranno prenotare anche privatamente, seguiranno le regole del libero mercato - e perciò non ci saranno prezzi minimi o massimi predeterminati - e saranno consentiti anche quelli rapidi. Il tutto seguendo un iter preciso in caso di positività. L’atteso nullaosta regionale per l’esecuzione dei test sierologici nei laboratori privati arriverà mercoledì, dopo la riunione della Giunta regionale. E una volta approvata, la delibera sarà immediatamente esecutiva.

Dopo settimane di richieste, arrivate anche da gran parte dei datori di lavori delle aziende che il 4 maggio hanno riacceso i macchinari per ripartire, la Lombardia ha deciso così di concedere il nullaosta a tutti i privati che intendono eseguire i test. Questo, ovviamente, secondo la disponibilità dei kit che ciascun laboratorio riuscirà a procurarsi. Laboratori, quelli ai quali ci si potrà rivolgere, che devono essere accreditati e autorizzati (l’elenco e i dettagli saranno riportati all’interno della delibera di mercoledì).

La «rivoluzione nella rivoluzione» sta però anche nella tipologia di test «svincolati». Sarà infatti possibile accedere non solo ai prelievi del sangue (come quelli in corso all’interno delle strutture sanitarie sulla scorta dei kit forniti gratuitamente dalla Regione stessa), ma anche i test rapidi, alias: le cosiddette «saponette».

Potranno accedere all’esame anche i singoli cittadini? La risposta è sì. Secondo le prime indiscrezioni trapelate, l’unica condizione che la Lombardia porrà sarà l’utilizzo - da parte dei laboratori autorizzati a sottoporre chi lo desidera alle analisi - di test certificati. Non sarà invece stabilito un costo massimo per la prestazione offerta. Sarà invece standard l’iter da seguire. Tradotto: chi riceverà un verdetto di positività - ovvero risulterà di avere sviluppato gli anticorpi al virus e quindi di avere superato, in modo sintomatico o non, la malattia - dovrà immediatamente tornare a casa e limitare al massimo i contatti sociali, entrando di fatto in regime di quarantena.

Quindi, bisognerà subito contattare il medico di base, che - attraverso la piattaforma informatica - segnalerà la situazione all’Agenzia di tutela della salute (Ats). Questo perché per escludere di essere ancora contagiosi, seppur in assenza di sintomi, è necessario effettuare il tampone. Sarà l’Ats, quindi, a inserire la persona in attesa delle ulteriori indagini in coda al lungo elenco già stilato. «La delibera spiegherà nel dettaglio come ci si dovrà comportare in caso di risultato positivo del test sierologico - fanno sapere dalla Lombardia -. Tutti i laboratori di analisi privati accreditati e che riceveranno l’autorizzazione dalla Regione, già a partire da mercoledì, potranno eseguire le due tipologie di test».

 

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