Presentato il logo per il 50esimo anniversario della Strage di piazza Loggia
Semplice, immediato, comprensibile. Il logo ideato per il 50esimo anniversario della strage di piazza della Loggia non ha bisogno di interpretazioni: il numero 50 si incastra alla sigla «Bs». Sotto compare la scritta «Memoria della strage di Piazza Loggia».
Balza all’occhio l’uso dei colori: la sigla e la scritta sono rossi «come il cuore infranto e il sangue versato quel giorno di mezzo secolo fa - spiega la sindaca Laura Castelletti - mentre il numero è nero a voler richiamare la matrice neofascista, ormai assodata, della strage». Il logo, che diventerà anche francobollo con specifico annullo filatelico, «caratterizzerà tutti gli appuntamenti di quest’anno relativi all’attentato che colpì il cuore della città il 28 maggio del 1974 - spiega il presidente di Casa della Memoria Manlio Milani - e verrà messo a disposizione delle associazioni del Bresciano».
A realizzarlo è stato lo studio pubblicitario Borsoni di Brescia, con cui Casa della Memoria collabora da subito dopo la strage, inizialmente insieme a Renato Borsoni, attraverso la realizzazione di manifesti. Una sinergia che oggi trova continuità grazie al nipote Luca. «Mio nonno e io abbiamo iniziato a lavorare insieme in occasione del 40esimo della Strage - ricorda Luca -. Sono orgoglioso di aver ricevuto questa eredità culturale e morale, tanto più perché oggi gli under 30 sono molto confusi su quanto avvenne il 28 maggio e sul contesto che ci sta attorno».
Molti degli appuntamenti che compongono il calendario del 50esimo della strage in procinto di essere presentato coinvolgeranno, non a caso, le scuole bresciane e saranno inaugurati con alcuni «Pomeriggi al San Barnaba» promossi dalla Fondazione Calzari Trebeschi. «Oltre al presidente Mattarella - annuncia Castelletti -, il giorno della commemorazione ci saranno anche i sindaci di Milano e Bologna, le due città che come Brescia sono state colpite al cuore da attentati di matrice neofascista».
«Aumentare la consapevolezza del percorso attraverso il quale è stata costruita la memoria - ha scritto in una nota Emanuele Moraschini, presidente della Provincia - è unica condizione in grado di evitare il ripetersi nuovamente ciò che è tragicamente successo».
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