Premio Bulloni: don Fabio Corazzina, gli altri e la pace
Pace, nonviolenza, disarmo. Parole che, dopo l’invasione dell’Ucraina, assumono un valore ancor più pregnante, ma che da sempre hanno caratterizzato la missione di don Fabio Corazzina.
Il parroco di Santa Maria Nascente a Fiumicello, già coordinatore nazionale di Pax Christi, si è prodigato subito per accogliere i profughi provenienti dai territori occupati, per tessere una rete di aiuti umanitari, e si è fatto promotore di iniziative volte a ribadire il no alla guerra, senza se e senza ma, facendo proprio il messaggio di Papa Francesco.
Don Fabio incarna quei valori di solidarietà, altruismo, generosità, civismo e accoglienza dei quali la medaglia d’oro è attestazione. «Ci sono tante persone che si meriterebbero un riconoscimento perché fanno del bene. Io ho provato a fare il mio pezzettino - afferma con la consueta modestia -, sul versante educativo, sociale ed ecclesiale. Provo a fare la mia parte prestando attenzione ai diversi mondi religiosi e spirituali della città, promuovendo sempre la dignità delle persone». Come con la Comunità di San Vincenzo per il reinserimento di persone emarginate, l’Istituto Razzetti per il sostegno a giovani mamme e vittime di violenza o il Bistrot popolare per l’aiuto a persone con dipendenze.
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