Premio Bulloni: don Fabio Corazzina, gli altri e la pace

Il parroco di Santa Maria Nascente a Fiumicello, già coordinatore nazionale di Pax Christi, nel 2022 si è prodigato per i profughi di Kiev
Don Fabio Corazzina vincitore della medaglia d'oro - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Don Fabio Corazzina vincitore della medaglia d'oro - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Pace, nonviolenza, disarmo. Parole che, dopo l’invasione dell’Ucraina, assumono un valore ancor più pregnante, ma che da sempre hanno caratterizzato la missione di don Fabio Corazzina.

Il parroco di Santa Maria Nascente a Fiumicello, già coordinatore nazionale di Pax Christi, si è prodigato subito per accogliere i profughi provenienti dai territori occupati, per tessere una rete di aiuti umanitari, e si è fatto promotore di iniziative volte a ribadire il no alla guerra, senza se e senza ma, facendo proprio il messaggio di Papa Francesco.

Don Fabio incarna quei valori di solidarietà, altruismo, generosità, civismo e accoglienza dei quali la medaglia d’oro è attestazione. «Ci sono tante persone che si meriterebbero un riconoscimento perché fanno del bene. Io ho provato a fare il mio pezzettino - afferma con la consueta modestia -, sul versante educativo, sociale ed ecclesiale. Provo a fare la mia parte prestando attenzione ai diversi mondi religiosi e spirituali della città, promuovendo sempre la dignità delle persone». Come con la Comunità di San Vincenzo per il reinserimento di persone emarginate, l’Istituto Razzetti per il sostegno a giovani mamme e vittime di violenza o il Bistrot popolare per l’aiuto a persone con dipendenze.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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