Premio Bulloni: a Mompiano, la Pro Loco è rete di socialità
È emozionatissima Marina Rossi, presidente dell’Associazione Pro Loco Mompiano, all’idea di salire sul palco per ricevere il Premio Bulloni per conto del sodalizio che è stato tributato al sodalizio, divenuto un’istituzione nell’ambito del quartiere della zona nord della Leonessa, ma anche per l’intera comunità cittadina.
«Prima di tutto - afferma - non me l’aspettavo e mi sento molto onorata. Questo premio è un riconoscimento a quello che per tanti anni come gruppo abbiamo fatto, cercando di costruire qualcosa per il bene comune e stimolare un senso di partecipazione. L’impegno che ha sempre contraddistinto la Pro Loco consiste nella continua aggregazione delle persone e delle associazioni, attuando una sinergia tesa ad una crescita sociale e ad un maggior coinvolgimento delle reti associative, sempre a scopo solidale».
La Pro Loco, nata nel 1985 come Gruppo Commercianti e Artigiani di Mompiano e poi costituitasi nel 2014 come associazione, in questi anni ha organizzato dibattiti, confronti, eventi. Ha collaborato con più di 100 associazioni ed è stata protagonista di numerosi interventi sociali. «Ora siamo diventati associazione di promozione sociale e siamo così entrati nel Registro unico del Terzo settore - aggiunge la presidente -. Mi piace ricordare che dal 2005 siamo promotori della Festa delle associazioni, una delle prime che ha realizzato progetti di cooperazione. Abbiamo creato un modello, aperto una strada ed è questa una delle nostre maggiori prerogative».
Della Pro Loco fanno parte 35 soci, che «muovono» però un’intera comunità sul territorio: 150 volontari a sera che «scendono in campo» solamente per la Festa delle associazioni. Fra i tanti progetti portati recentemente a compimento, rientra anche il restauro, con il Comune, della cappella sita nel cimitero di Mompiano e degli affreschi presso la Disciplina di San Cristoforo.
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