Premio Brescianità, Fabio Volo: «Sono emozionato, ho imparato la concretezza da mio padre»
«Sono emozionato e non me l'aspettavo. Ho sempre fatto le cose con concretezza e con amore, come mi ha insegnato mio padre, che aveva un panificio qui vicino, in viale Venezia». «Untraditional» (fedele all'omonima serie tv in cui interpreta se stesso) e ironico come sempre, Fabio Volo - conduttore, scrittore, attore, artista poliedrico che sa parlare a tutti attraverso il piccolo schermo, il cinema, i libri, la radio - ha ricevuto il Premio della Brescianità 2023, assegnato tradizionalmente all'Ateneo di Brescia e dalla Fondazione della Civiltà Bresciana nel giorno dei Santi Faustino e Giovita a quanti, bresciani di origine o d'elezione, abbiano dato lustro alla città attraverso il lavoro, le iniziative e le opere.
Volo è tornato a recitare in un film, «Una gran voglia di vivere», tratto da un suo libro. «Sto scrivendo un libro nuovo, continuo con il mio programma in radio e sto preparando altri due film. Ho portato questa ossessione del lavoro bresciana nel mondo», scherza. Con Volo - che prima della premiazione è andato a rivedere la sua vecchia scuola - sono stati premiati Graziella Bragaglio, presidente della Germani Pallacanestro Brescia, imprenditrice che ha riportato il basket bresciano a vivere stagioni entusiasmanti, e Giuliano Serena, professore innamoratosi della tecnologia che ha creato decine di software gratuiti per l'insegnamento, in particolare anche per aiutare i bambini con dislessia.
Il Premio Brescia per la ricerca scientifica, istituito d'intesa con l'Università degli Studi di Brescia, è andato invece alla professoressa Claudia Sorlini, autorità indiscussa nel campo della microbiologia agraria e leader in molteplici istituzioni scientifiche e del terzo settore.
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