Pranzo di Natale per i «nonni» di Lamarmora e Primo Maggio

L'iniziativa solidale è stata organizzata dai Consigli di quartiere e si è rivolta ad anziani seguiti dai Servizi sociali
Il pranzo ha coinvolto 20 anziani dei quartieri Lamarmora e Primo Maggio
Il pranzo ha coinvolto 20 anziani dei quartieri Lamarmora e Primo Maggio
AA

Pranzo di Natale in anticipo per venti anziani dei quartieri Lamarmora e Primo Maggio, ieri al Centro Rose di via Presolana. A promuoverlo sono stati i due Consigli di quartiere insieme ai Servizi sociali territoriali delle zone Ovest e Sud.

Il pasto è stato offerto dall'associazione «La Gabbianella», mentre il pacco che i nonni hanno portato a casa è stato donato dalle associazioni Banco Alimentare, Maremosso e Pane Angelico. Su ogni confezione è stato poi apposto una decorazione a forma di angelo realizzato a mano dai ragazzi e dalle ragazze del Centro diurno disabili Natale Elli di Rezzato.

«Quest'anno abbiamo voluto investire sulle persone - ha spiegato la promotrice dell’iniziativa Alessandra Spreafico, vicepresidente del Cdq Lamarmora -. Per essere più vicini a chi vive con noi e si trova in difficoltà». Gli anziani che hanno partecipato al pranzo solidale, infatti, sono tutte persone già prese in carico dai Servizi sociali e «che non potranno trascorrere un Natale con i parenti o fare un pranzo di festa - ha aggiunto la dirigente Francesca Megni -. Inoltre vogliamo fare in modo che gli spazi dedicati alla comunità vengano utilizzati».

Megni ha voluto anche ringraziare tutti gli operatori che si impegnano per la gestione quotidiana del centro. Quello di ieri è stato il primo pranzo solidale per i nonni fragili dei due quartieri, «ma speriamo che offra l'occasione per promuovere altre iniziative insieme, in futuro», ha aggiunto Paola Angoscini del Cdq Primo Maggio. «È bello che soggetti diversi si uniscano per realizzare progetti concreti per la comunità»- ha concluso l'assessore ai Servizi sociali Marco Fenaroli». Mentre ha rivolto un invito agli anziani a «parlarsi e a ritrovarsi negli spazi messi a disposizione per loro in città, anche se questo può costar fatica».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato