Pozzi al cromo, individuati i due "focolai"

Ad aver contaminato la falda della zona sud ovest le ditte Baratti e Forzanini srl
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Pozzi al cromo, atto secondo. A un anno dal censimento avviato per la prima volta dal Settore ambiente della Loggia il quadro di riferimento e la mappatura dell'inquinamento della falda cittadina si fanno più chiari.

Aumentano i punti fermi, grazie ai quali gli enti (Comune, Provincia e Arpa) entrano nel vivo della fase operativa legata al risanamento ambientale. Primo elemento di novità: la contaminazione da cromo VI della zona sud ovest della città non è da imputare solo alla ditta Baratti-Inselvini.

Le analisi chimiche condotte su un campione di acqua sotterranea prelevato in via Noce raccontano di una concentrazione di cromo esavalente superiore ai limiti di legge. Inquinamento riconducibile alla ex Forzanini srl di via Ancona, 62. Da qui l'avvio dell'iter da parte della Provincia che in questi giorni sta lavorando ad un'ordinanza a carico della ditta proprietaria dell'ex sito dal momento che al suo interno è stato individuato un focolaio di contaminazione da cromo VI.

Per la Baratti-Inselvini, invece, sono stati avviati nei giorni scorsi gli interventi di messa in sicurezza del sito, una sorta di sperimentazione di bonifica dell'area da anni sotto la lente.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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