Positivo al virus, ma il dato non è stato caricato su Immuni

Il racconto di un 41enne bresciano: «Ormai sono quasi a fine quarantena, l’operatrice Ats non sapeva come fare»
Senza il codice degli infetti il tracciamento è vano - Foto © www.giornaledibrescia.it
Senza il codice degli infetti il tracciamento è vano - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Quella notifica, quella che dovrebbe mettere in allerta tutte le persone che sono entrate in contatto con lui, nessuno l’ha mai ricevuta. Neppure ora, che il suo periodo di quarantena è ormai agli sgoccioli. Certo, amici e parenti sono stati avvisati, come di routine, ma nessuno di coloro che lo hanno incrociato sui mezzi pubblici o in qualche negozio l’ha mai saputo. Perché la sua positività al Covid-19, sulla App Immuni, non si è mai «accesa».

L’applicazione del Ministero traccia via bluetooth tutti i contatti avuti nelle ultime settimane. Un tracciamento che di fatto geolocalizza chi la attiva, così da inviare un messaggio istantaneo a chi, prima del test, ha trascorso del tempo con la persona risultata poi affetta dal virus. Per farlo, però, l’operatore di Ats deve inserire il codice personale nel database. Tutto lineare, dunque? No. «L’operatrice mi ha risposto di non saperlo fare... 

 

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