Porte aperte in moschea nel segno del dialogo
«Assalamu alaikum, che la pace sia su di voi!»: la frase, accompagnata da una faccina sorridente, apre il messaggio d’invito all’evento «Moschea aperta», organizzato dal Centro culturale islamico di Brescia.
Una terza edizione dal nome nuovo (prima si chiamava semplicemente «open day») ma dai contenuti invariati. Anche oggi fino alle 18 saranno allestiti nella sede del centro di via Corsica stand tematici per farsi conoscere e spiegare «la visione della donna nell’Islam, la differenza tra terrorismo e religione, perché non mangiamo carne di maiale o non beviamo alcol» come elenca Raisa Labaran, del direttivo del Centro e organizzatrice dell’iniziativa.
E ancora, ad accogliere i curiosi ci saranno anche stand culturali delle diverse nazionalità che frequentano la moschea (credenti dall’Africa del nord e subsahariana, Palestina, Siria, Bosnia, ad esempio), con mostre di calligrafia e arte islamica, creazione di tatuaggi con l’henné e degustazione di cibi tipici, dalle mandorle del Marocco al the al Karkadè, al «cous cous».
Un’apertura «all’insegna del dialogo e del rispetto, con la voglia di continuare ad abbattere i muri costruendo ponti tra le persone» ricorda il presidente del centro Hemmadi Jamal. C’è quindi grande attesa per poter far conoscere anche ai bresciani cos’è la moschea: per l’apertura dell’anno scorso erano arrivate oltre 1200 persone.
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