Porta a porta e calotta per i rifiuti da marzo 2016 in città

Sarà la zona sud est della città a doversi confrontare per prima con il nuovo metodo di raccolta dei rifiuti
PORTA A PORTA, SI INIZIA A MARZO
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Sarà la zona sud est della città a doversi confrontare per prima con il nuovo metodo di raccolta dei rifiuti. Il sistema misto, porta a porta per vetro, carta e plastica, contenitori con calotta per l’umido e per l’indifferenziato, partirà da Sant’Eufemia nel marzo 2016 per poi estendersi agli altri quartieri nei mesi successivi. La città è stata divisa in cinque aree, per completare il passaggio servirà circa un anno.

In gennaio inizierà la campagna di comunicazione per spiegare ai bresciani le novità, con un costo previsto di oltre mezzo milione di euro. Ci sarà, annuncia la Loggia, anche una squadra della Polizia Locale dedicata a controllare e multare chi abbandona i rifiuti, esperienze già vissute nei comuni che hanno adottato, in particolare, la calotta.

Tra Comune e Aprica è ancora in corso il lavoro per definire i dettagli del sistema misto e della sua applicazione nelle diverse zone. In centro storico, ad esempio, il kit per il porta a porta dovrebbe prevedere sacchetti al posto dei bidoncini, ritenuti antiestetici.

Nel frattempo, l’azienda di A2A che gestisce la raccolta dei rifiuti ha avviato i bandi per la fornitura di cassonetti, dal costo massimo di 2,5 milioni di euro, di circa quattromila calotte, di diciotto mezzi compattatori e pattumiere da consegnare alle famiglie, queste ultime per un costo massimo previsto di 700mila euro.

L’obiettivo, nel breve, è aumentare la differenziata, ora al 38%, e di introdurre nel lungo termine la tariffa puntuale, secondo il principio che chi più separa i rifiuti, meno paga. Capitolo costi (e relative polemiche): l'intento della Loggia è non aumentare l'esborso dei cittadini. Secondo Aprica il costo servizio crescerà del 7,95% nei primi cinque anni, mentre l'opposizione ha polemizzato con questo dato, sostenendo che il prezzo finale sarà più alto del 10% solo nel primo anno. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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