Ponti e strade off limits ai tir: la Regione vuole la mappatura

Il Consiglio si impegna a coordinare gli enti locali e creare percorsi obbligati per i trasporti eccezionali
Rappresentanti Fai. Da sinistra il presidente di Fai Brescia Sergio Piardi, Giuseppina Mussetola, il consigliere Barucco e Petrogalli
Rappresentanti Fai. Da sinistra il presidente di Fai Brescia Sergio Piardi, Giuseppina Mussetola, il consigliere Barucco e Petrogalli
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A venti mesi dal crollo del ponte di Annone Brianza - era il 28 ottobre 2016 - che ha paralizzato il sistema dei trasporti eccezionali in Lombardia, per gli autotrasportatori arriva una prima buona notizia.

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione presentata dal consigliere bresciano Gabriele Barucco di Forza Italia, con la quale si invitano presidente e Giunta ad avviare un’azione di coordinamento con le Amministrazioni comunali e provinciali per completare la mappatura del catasto delle strade regionali, promuovere l’implementazione delle procedure telematiche e degli sportelli unici e attivarsi con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti affinché i veicoli con portata di 108 tonnellate vengano contingentati in percorsi obbligati e identificati.

Dal testo originario è stato stralciato, su richiesta della Lega, il comma inerente la pratica del silenzio assenso da promuovere con gli enti preposti in riferimento alla concessione dei nulla osta.

«Per noi è un primo importante risultato - afferma a caldo il presidente della Federazione autotrasportatori di Brescia, Sergio Piardi - e siamo contenti che il nuovo governo regionale si faccia carico di un problema che affligge molte imprese e che andava risolto già un anno fa».

Piardi si riferisce alla direttiva emanata il 15 giugno dello scorso anno dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti con la quale veniva disposto l’obbligo in capo agli enti proprietari, di norma le Province, di istituire un catasto stradale regionale contenente l’indicazione delle vie percorribili da trasporti eccezionali.

Obbligo fino ad ora disatteso. «Adesso ci auguriamo che vengano predisposte quanto prima le cartografie e gli itinerari per i trasporti eccezionali - insiste Piardi - e si identifichino i percorsi obbligati per i carichi superiori a 108 tonnellate».

Soddisfatto anche il consigliere Gabriele Barucco che dopo essere stato nei giorni scorsi ospite della Fai di Brescia si è fatto carico di un tema che interessa, solo nella nostra provincia, una cinquantina di aziende che utilizzano trasporti eccezionali e che da quel maledetto mese di ottobre di due anni fa sono praticamente bloccate. «I tempi e i costi per l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni penalizzano gravemente l’intera filiera manifatturiera - ha affermato Barucco -. Con questa mozione la Regione si impegna a trovare soluzione al più presto».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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