Polvere rossa al Prealpino: «Servono centraline e un’indagine epidemiologica»

Queste le richieste dei residenti durante l’assemblea promossa dal Comune sul caso Baumann
BAUMANN: "INDAGHINO ARPA E ATS"
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«La Baumann è incompatibile con il quartiere. Chiediamo ad Arpa di istallare due centraline per il monitoraggio dell’aria e ad Ats un’indagine epidemiologica sulla nostra salute. Da otto anni respiriamo polvere di ferro e conviviamo con odori nauseabondi e continui rumori».

Al termine di un’ora e mezza di confronto serrato i residenti del Villaggio Prealpino hanno sottoposto queste richieste all’assessore all’Ambiente del Comune di Brescia, Camilla Bianchi. Gli abitanti del quartiere ieri sera hanno gremito la sala civica dell’oratorio Santa Giulia per partecipare all’assemblea convocata proprio da Bianchi per aggiornare i cittadini sullo stato dei lavori promessi dalla ditta Baumann di via Conicchio per risolvere il problema dell’emissione di polvere di ferro.

Filtri cambiati

«La ditta - ha detto Bianchi - nell’ultimo mese, come promesso, ha cambiato tutti i filtri, ma durante i lavori si sarebbe accorta di avere dei problemi di natura statica nei camini. In pratica c’erano dei buchi da cui fuoriusciva la polvere». Una rivelazione definita «sconcertante», che se fosse vera potrebbe davvero portare a risolvere i problemi, ma che non convince i cittadini: «Ogni volta - è stato detto - hanno una scusa per giustificare il difetto».

La polvere rossa sulle auto - © www.giornaledibrescia.it
La polvere rossa sulle auto - © www.giornaledibrescia.it

L’assessore, accompagnata dagli ingegneri del Comune Angelantonio Capretti, dirigente del settore Sostenibilità ambientale, e Calogero Lombardo, responsabile del settore Tutela ambientale e Protezione civile, ha comunque assicurato il costante monitoraggio da parte della Loggia: «Da questo momento per noi è importante il presidio continuo nei prossimi mesi per capire se effettivamente le azioni adottate stanno funzionando». E sul confronto con la Baumann è intervenuto l’ingegner Capretti: «Non ci è mai capitato - ha spiegato - che un’azienda in città avesse tre incidenti in pochi anni. Con la Baumann siamo stati chiari: se il problema non si risolve ci aspettano anni di conflitto. Ma dopo gli ultimi incontri, siamo fiduciosi».

Disagi e proteste

Durante l’assemblea sono stati in tanti a prendere la parola per segnalare i gravi disagi che stanno vivendo da anni e anche la sfiducia nei confronti dei vertici della Baumann: «Già quattro anni fa - ha spiegato Vincenzo Festa, un residente - ci avevano garantito che avevano istallato dei nasi elettronici e che avrebbero bloccato i macchinari appena il problema si sarebbe presentato. Non è successo».

«L’unico modo per essere sicuri di quello che respiriamo sono le centraline», ha aggiunto un altro residente. Mentre la presidente del Consiglio di Quartiere Prealpino, Chiara Gabrieli, ha chiesto un incontro con la Provincia: «Com’è stato possibile - si è domandata - concedere a una ditta di questo tipo di potersi insediarsi in un contesto urbano?».

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