Polmonite, ancora nessuna certezza sulle cause
«Noi continueremo a lavorare con grande intensità. Ma non è detto che si giunga ad una soluzione». Ci vorranno tempi lunghi, insomma. E le risposte potrebbero non essere esaustive.
Non è detto cioè che i risultati delle analisi condotte da ATS nelle ultime settimane, in seguito all’epidemia di polmonite scoppiata nella Bassa Orientale saranno in grado di fornire risposte certe alle tante domande che assillano quanti si sono ammalati o vivono nei comuni più colpiti dal fenomeno. A dirlo l’assessore al welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, intervenuto sul tema a margine della festa di casa Ronald, di cui è stato ospite in città.
«A Bresso abbiamo dovuto ammettere che non si è trovata sorgente certa di tutto questo. Situazione unica al mondo». Il dato più importante, per l’assessore, è che la fase endemica che ha coinvolto più di 500 persone, si è ormai conclusa. Gli accessi ai pronto soccorso per polmonite ora sono in linea ai dati del periodo e anche i nuovi casi accertati di legionella si riferiscono ad analisi svolte su pazienti che si sono ammalati settimane fa.
Nel frattempo Regione Lombardia si sta muovendo per approvare entro fine anno una delibera che imponga la sanificazione regolare di tutte le torri di raffreddamento delle aziende, degli impianti di condizionamento dei luoghi pubblici e degli acquedotti, demandando ad ats la vigilanza.
«Dobbiamo scongiurare il ripetersi in futuro di eventi simili».
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