Polizia: il sindacato di Brescia attua lo «sciopero della mensa»
Il Sindacato autonomo di Polizia di Brescia ha attuato oggi lo «sciopero della mensa». Una forma di protesta simbolica in segno di vicinanza, solidarietà e condivisione con il segretario generale Gianni Tonelli, che da 36 giorni è in sciopero della fame.
I motivi alla base dell’iniziativa riguardano il tentativo di mostrare le reali condizioni dell’apparato della sicurezza, ormai indebolito da anni di tagli.
Gli attacchi terroristici di Parigi, rimarca il Sap, hanno messo in luce le lacune in cui si trova il sistema e le condizioni nelle quali sono costretti a lavorare i poliziotti italiani. Un dirigente sindacale di Roma è stato sospeso e sottoposto a procedimento disciplinare dopo aver mostrato dei caschi da ordine pubblico marci, giubbotti anti-proiettile prossimi alla scadenza ed armamenti vecchi di 40 anni non più idonei agli attuali servizi di Polizia.
«Anche a Brescia - denuncia il Sap - ci sono giubbotti anti-proiettile in uso già scaduti, autovetture di servizio logore, vestiario insufficiente, personale sempre più vecchio (con una media che rasenta i 50 anni) e pulizie degli uffici e delle caserme pressoché inesistenti».
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