Politiche 2022, il giorno del voto: cosa serve sapere agli elettori bresciani
Rosa per la Camera, gialla per il Senato. Sono le schede consegnate agli elettori che questa domenica andranno alle urne per le elezioni politiche. I seggi sono aperti dalle 7 alle 23. Nei 205 comuni bresciani sono 1.171 le sezioni elettorali allestite nelle scorse ore, pronte ad accogliere i 936.324 aventi diritto al voto residenti tra Brescia e provincia.
Si vota con il Rosatellum
La legge elettorale è stessa con cui siamo andati a votare nel 2018, ovvero il Rosatellum, un misto tra sistema maggioritario (chi prende più voti viene eletto) e sistema proporzionale (seggi assegnati in base alla percentuale ottenuta dal partito).
A differenza di quattro anni fa, però, andranno a Roma meno eletti, per effetto del taglio dei parlamentari approvato nel 2020 con il referendum costituzionale: i collegi elettorali sono cambiati e i seggi da assegnare sono ovviamente diminuiti.
Prima erano 945, ora sono 600 (400 alla Camera e 200 al Senato).
Due schede
Al seggio l'elettore riceve due schede, una per la Camera ed una per il Senato. I modelli delle due schede sono identici. Le schede riportano il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o i contrassegni delle liste in coalizione ad esso collegate. A fianco dei contrassegni delle liste sono stampati i nominativi dei relativi candidati nel collegio plurinominale.
La nostra provincia è suddivisa in quattro collegi uninominali per la Camera e in due collegi uninominali per il Senato, e in due collegi plurinominali per la Camera e uno per il Senato (qui le mappe).
Qui trovate uno strumento che vi consente, cercando il vostro Comune di residenza, di sapere in quale collegio votate e di vedere i fac simile delle schede che vi saranno consegnate al seggio.
Come si vota
Innanzitutto, è necessario presentare tessera elettorale e un documento d'identità. Per richiedere carte d'identità o tessere elettorali, gli uffici elettorali sono aperti nei Comuni di residenza. A Brescia, ad esempio, gli uffici demografici nella sola giornata di sabato 24 hanno rilasciato 807 tessere elettorali e 231 carte d'identità. Anche domenica 25 lo sportello resta aperto tutto il giorno, con orario continuato dalle 8.15 alle 18.
Per votare occorre tracciare un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto così espresso vale ai fini dell'elezione del candidato nel collegio uninominale ed a favore della lista nel collegio plurinominale. Qualora il segno sia tracciato solo sul nome del candidato nel collegio uninominale, il voto è comunque valido anche per la lista collegata. In presenza di più liste collegate in coalizione, il voto è ripartito tra le liste della coalizione. Il voto espresso tracciando un segno sul contrassegno della lista vale anche per il candidato uninominale collegato.
Non è previsto il cosiddetto voto disgiunto per cui se l'elettore traccia un segno sul rettangolo contenente il nominativo del candidato uninominale e un segno su un rettangolo contenente il contrassegno di una lista cui il candidato non sia collegato, il voto è nullo.
L’affluenza e lo spoglio
Nella giornata di domenica gli occhi saranno puntati sulla partecipazione al voto, in costante calo nelle ultime tornate elettorali. Tre le rilevazioni in programma, alle 12, alle 19 e alle 23.
Subito dopo la chiusura dei seggi inizierà lo scrutinio, che seguiremo in diretta sul nostro sito, in particolare per quanto riguarda i risultati nei collegi che interessano il Bresciano.
Lunedì spazio invece agli approfondimenti, online ma anche in tv con tre appuntamenti su Teletutto: dalle 11 alle 12.30, dalle 17 alle 19.30 e dalle 20.30 in poi.
I candidati e le candidate
Nel 2018 erano stati dodici i bresciani eletti in Parlamento, sei di quali nelle fila della Lega. Una quota in discesa rispetto al voto di cinque anni prima, quando i neoparlamentari bresciani erano stati 20. Domani sono 76 le candidate e i candidati del Bresciano, distribuiti fra le varie coalizioni che troveremo sulla scheda elettorale nei diversi collegi della provincia.
Nelle scorse settimane abbiamo intervistato molti di loro per scoprire cosa pensano rispetto a temi oggi al centro del dibattito pubblico - dal lavoro ai diritti civili, dalla guerra in Ucraina al caro energia, dall’ambiente alle tasse, fino alla scuola e alla sanità - e per capire come si sono mossi in questa campagna elettorale. Trovate tutte le interviste nel nostro speciale online dedicato a queste elezioni. Se invece preferite un condensato, ci sono le sei puntate di "Cinque domande ai candidati", che contengono ciascuna card con 5 quesiti a tutte le candidate e a tutti i candidati, ai quali abbiamo chiesto di presentarsi brevemente, le loro priorità per i primi 100 eventuali giorni di governo, il loro pensiero sul posizionamento euroatlantico dell’Italia, le istanze del nostro territorio che intendono portare in Parlamento e perché gli elettori dovrebbero votarli.
In Lombardia le grandi sfide
La Lombardia sarà la regione dove si giocheranno le sfide maggiori. A parte Carlo Calenda, a capo di Azione e del terzo polo con Matteo Renzi, e Luigi Di Maio (Impegno Civico), nella nostra regione sono candidati tutti i big dei partiti. Con l’ultima riforma costituzionale, in Lombardia i parlamentari eleggibili sono scesi da 151 a 95, di cui 31 senatori e 64 deputati (a livello nazionale, si è passati da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori).
Per il Senato Silvio Berlusconi (candidato anche al proporzionale) correrà all'uninominale a Monza contro l'assessore Pd alla Cultura del Comune di Seregno Federica Perelli. A Treviglio (Bergamo) l'ex ambasciatore agli Esteri Giulio Terzi di Sant'Agata per Fdi se la deve vedere fra gli altri con la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini, che corre per il Terzo Polo ed è candidata al Senato nel collegio uninominale Bassa-Desenzano-Treviglio e in quello proporzionale al secondo posto dietro Matteo Renzi. A Cremona Daniela Santanché per Fdi se la vede con Carlo Cottarelli del Pd. A Varese il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, è candidato contro Giusy Versace, che ha lasciato Forza Italia per il Terzo Polo.
Solo al proporzionale sono candidati al Senato in Lombardia anche la presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, il segretario della Lega, Matteo Salvini, e il fondatore di Italia Viva, Matteo Renzi. Al proporzionale ci sono anche il leader dei 5 Stelle, Giuseppe Conte, e il fondatore della Lega Nord, Umberto Bossi, che in parlamento siede dal 1987.
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