Pm10 oltre i limiti: scatta lo stop ai diesel Euro 4

Stavolta niente deroga legata alle misure Covid: il divieto di circolazione vale dalle 8.30 alle 18.30
STOP AI DIESEL EURO4
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A partire da questa mattina, infatti, scattano le misure di primo livello in «formato tradizionale». Perché i valori registrati dalle centraline hanno evidenziato che le Pm10 hanno superato i limiti previsti dalla legge e lo hanno fatto per quattro giorni consecutivi, rendendo l’aria di Brescia irrespirabile.

La cartina tornasole è rappresentata dai dati dell’agglomerato trasmessi dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. Per quanto riguarda le Pm10, nella provincia di Brescia si è registrata una media pari a 57,7 microgrammi per metro cubo a fronte di un limite massimo stabilito in 50 ug/mc. Tutte le centraline, ad eccezione di quella di Sarezzo, hanno superato inoltre il numero annuale massimo di giorni (ovvero 35) con valori sopra i limiti consentiti: a Rezzato, dal 1° gennaio a domenica (ultimi dati disponibili) secondo i rilievi della centralina l’aria è risultata fuorilegge 77 giorni, al Villaggio Sereno in città 51, a Odolo 47, in via Tartaglia (sempre in città) 46, al Broletto 36 (per i dati in dettaglio dell’intero mese di dicembre si veda la tabella riportata a destra).

Le restrizioni. Cosa cambia, da oggi, con il via alle misure di primo livello? Relativamente al traffico, le restrizioni si attivano nei Comuni con oltre 30.000 abitanti e in quelli aderenti su base volontaria. Divieto di circolazione per le auto di classe fino a Euro 4 diesel, comprese quelle dotate di filtro antiparticolato, dalle 8.30 alle 18.30, oltre a quelle già soggette alle limitazioni permanenti (vale a dire lo stop 24 ore su 24 per benzina Euro 0 e diesel Euro 0, 1, 2 e 3). Per quanto riguarda le misure su riscaldamento e agricoltura, le limitazioni si applicano a tutti i comuni della provincia. E prevedono il divieto di utilizzo di generatori di calore domestici a biomassa legnosa - in presenza d’impianto di riscaldamento alternativo - con emissioni inferiori o uguali a 3 stelle. All’interno degli edifici è necessario tenere una temperatura di 19 gradi, con una tolleranza di 2 gradi. Sul fronte agricoltura, è vietato lo spandimento dei reflui zootecnici, salvo iniezione diretta nel terreno o interramento immediato. Al bando anche falò e fuochi d’artificio. Le condizioni per la disattivazione delle misure temporanee vengono valutate quotidianamente sulla base dei valori registrati e delle previsioni meteorologiche.

Niente deroga. Come mai stavolta, a differenza dello scorso anno, si è deciso di non esentare gli Euro 4 dalle restrizioni? Emergenza aria batte emergenza Covid e i dati sono peggiorati rispetto a quelli del 2020? No. Le differenze che hanno fatto propendere la Regione per l’applicazione puntuale di tutte le restrizioni sono sostanzialmente due.La prima: lo scorso anno si era in zona rossa, perciò la capienza dei mezzi pubblici era assai ridotta rispetto a quella attuale. La seconda: oggi anche ai trasporti urbani si può accedere solo se si è in possesso del Green pass base. Questo consente quindi di poter applicare in toto le misure «salva aria». A rimanere «isolati» (senza cioè poter utilizzare nè l’auto nè i mezzi) sono i proprietari dei veicoli soggetti allo stop e che non possiedono il passaporto verde. «I dati sulla qualità dell’aria forniti dall’Arpa - si legge nella nota del Comune di Brescia - hanno dimostrato un miglioramento della concentrazione media giornaliera di Pm10 rispetto all’anno scorso. Serve tuttavia continuare il costante lavoro intrapreso in questi anni volto ad una riduzione delle emissioni in atmosfera, nei limiti delle competenze del Comune per quanto è possibile fare all’interno di un’area critica com’è l’intera Pianura Padana».

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