Pm10, intesa su blocchi e targhe alterne

Accordo tra i ventuno sindaci dell'area critica: stop domenicale dopo 12 giorni "neri", targhe alterne dopo 18.
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Intesa raggiunta e sottoscritta. Si è infatti definito un punto di equilibrio tra i sindaci dei Comuni dell'area critica per la stesura in Loggia della bozza di ordinanza che introduce degli «automatismi» in occasione dei superi di polveri fini nell'aria (Pm10).
Un punto di equilibrio che tiene conto della situazione di ogni singola municipalità e di quei Comuni, in specie della Valtrompia, attraversati da strade di competenza della Provincia. Il punto per giungere all'intesa dei sindaci è stato il definire il ruolo di Prefettura e Provincia ai fini del blocco del traffico.

La novità introdotta dalla bozza di ordinanza voluta dall'assessore Paola Vilardi e dal sindaco, Adriano Paroli, introduce sulla scorta di quanto già effettuato a Milano, dei meccanismi per i quali al 12° giorno di supero delle concentrazioni la prima domenica utile diventa «ecologica» con il blocco totale del traffico dalle 8 alle 20, anche per i veicoli Euro 4 e 5. Diversamente al supero del 18° giorno si introduce la misura delle targhe alterne, con deroghe stabilite in modo chiaro.
In sostanza il punto che ha portato i sindaci a raggiungere l'intesa è stato la necessità per tutti «di giungere ad una condivisione ed omogeneità di scelte tra i Comuni sottoscrittori dell'accordo, la Provincia di Brescia e la Prefettura». Una cambiale in bianco firmata? «No, riteniamo piuttosto che adire a misure di emergenza che limitano la circolazione dei cittadini come le domeniche ecologiche o il sistema delle targhe alterne, debbano essere supportate anche dalla chiusura delle strade provinciali, per le quali Prefettura e Provincia devono attivarsi per la loro parte. Diversamente la misura non avrebbe molto senso» come ha spiegato il sindaco di Concesio, Stefano Retali, parlando a nome dei comuni della Val Trompia.

Da qui l'accordo sottoscritto dai ventuno Comuni coinvolti, con l'ipotesi dell'estensione dell'ordinanza da adottarsi anche ad altri Comuni dell'hinterland. I sottoscrittori sono i Comuni di Brescia, Borgosatollo, Botticino, Bovezzo, Castegnato, Castel Mella, Castenedolo, Cellatica, Collebeato, Concesio, Flero, Gardone V.T., Gussago, Lumezzane, Marcheno, Nave, Rezzato, Roncadelle, San Zeno, Sarezzo e Villa Carcina.
Tra questi, peraltro, ci sono già anche i sindaci che specificano che provvederanno all'emanazione dell'ordinanza solo dopo il supero consolidato di alcuni giorni. «Quando arriveremo all'ottavo giorno faremo un'ordinanza contingibile ed urgente per attivare le misure, in assenza delle quali continua ad operare il dettato della legge regionale in materia di qualità dell'aria». Sullo sfondo resta infatti per taluno la riflessione di come la Regione abbia delegato alla sola Provincia il ruolo di coordinatore del Tavolo dell'aria. Un tema che però si risolve pensando alla necessità di adire comunque ad una soluzione condivisa e ad un regime certo e comune per tutto il territorio.
Il limite che farà scattare il conteggio dei giorni (a cura dei sindaci) è stabilito nei 50 microgrammi per metro cubo da non superarsi in tre centraline sulle quattro di Broletto, Villaggio Sereno, Rezzato e Sarezzo. Stesso discorso per il rientro delle misure: quando in tre su 4 delle centraline i valori si abbasseranno, le misure verranno meno.

A margine delle misure va registrata anche la deroga introdotta nella circolazione a targhe alterne per i veicoli storici, Euro zero, certificati. Secondo l'ordinanza potranno circolare, con buona pace dell'economia del settore e degli appassionati, i veicoli iscritti nei registri storici.
Roberto Manieri

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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