Più voti nella Bassa, ma è il gas a «saturare» le urne
Il referendum verteva sulle concessioni per le trivellazioni in mare, ma i bresciani ci hanno visto il riflesso di cave, discariche e pcb. Oltre che dei progetti di ricerca e stoccaggio di gas nella Bassa.
Si potrebbe spiegare così l’affluenza molto alta, al di sopra del dato nazionale, che si è avuta nei Comuni di Visano e Longhena, rispettivamente al 42% e al 38%. Numeri paragonabili solo a quelli registrati in alcuni Comuni direttamente interessati dalle trivellazioni in mare. E non è un caso forse che solo una settimana prima 10mila bresciani fossero scesi in piazza per chiedere a gran voce il rispetto del diritto alla salute.
Il quorum alla fine non è stato raggiunto. A livello nazionale è andato a votare il 32% degli aventi diritto, mentre nel bresciano solo il 29%, 270 mila elettori in tutto. Così come è accaduto su scala nazionale, nella nostra provincia è stata comunque schiacciante la vittoria del sì, che ha calamitato l’80% dei voti.
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