Più differenzi e meno paghi: sui rifiuti si cambia
La Lega Nord sta con la calotta, il Movimento 5 Stelle è per il porta a porta. Il Pd attende ulteriori approfondimenti, mentre Forza Italia vedrebbe bene i cassonetti attuali, magari con una campagna di marketing per incentivare la differenziata. E se Brescia per passione ragiona su un sistema misto, apprezzato anche dalla lista Onofri, si capisce come il quadro (parziale) delle opinioni politiche sul sistema di raccolta dei rifiuti in città sia vario e da definire.
Giovedì pomeriggio la commissione Ambiente della Loggia ha ripreso il filo del discorso da dove era stato interrotto, vale a dire quella commissione dello scorso gennaio in cui l’assessore Gianluigi Fondra annunciò la rivoluzione della spazzatura.
Allora Aprica presentò il sistema con il cassonetto dotato di calotta, quello che i rappresentanti dell’azienda hanno in diverse occasioni dichiarato di preferire. A nove mesi di distanza la società del gruppo A2A si è presentata con un’analisi del contenuto dei cassonetti grigi, da cui è sostanzialmente emerso che racchiudono molto materiale che potrebbe essere avviato a riciclo (sembra un’ovvietà, visto che la differenziata è solo al 38%, ma l’indagine serve anche a capire meglio abitudini e esigenze dei bresciani a seconda dei quartieri). Non solo, in commissione è arrivato anche un progetto di introduzione del porta a porta in città, come richiesto dall’assessore Fondra, con la suddivisione delle zone, le tempistiche per la raccolta (trisettimanale per l’organico, bisettimanale per l’indifferenziato, settimanale per carta, vetro e plastica).
Il progetto, e l’analisi merceologica allegata dovranno ora essere studiati dai commissari, attesi il 3 ottobre da un’altra seduta, in cui si discuterà dei rifiuti aziendali assimilati a quelli prodotti dai privati (una partita non da poco nell’ottica del calcolo del totale della spazzatura prodotta) e il 16 ottobre dall’appuntamento forse più importante. In quella data è prevista infatti la comparazione tra porta a porta, calotta e sistema misto dal punto di vista economico.
Gli obiettivi della Loggia sono diversi: passare dal misero 38% attuale al 65% di raccolta differenziata, prevista per legge entro il dicembre 2016, aumentare la qualità della stessa e quindi dei rifiuti effettivamente avviati a recupero, introdurre una tariffa puntuale, secondo il principio «meno differenzi e più paghi». Questo sistema di calcolo della tariffa rifiuti è stato introdotto, ad esempio, da Cogeme in Franciacorta, o ancora a Gardone Riviera, da inizio anno, mentre è previsto a Bienno. Entrambi i Comuni applicano il porta a porta, mentre finora con la calotta, in provincia di Brescia, la tariffa puntuale è rimasta per ora nel cassetto.
La città si trova ora davanti a un bivio, entro dicembre dovrebbe arrivare una decisione in modo da cambiare metodo entro l’autunno del 2015. Nel Giornale di Brescia in edicola venerdì 19 settembre, scaricabile qui, troverete ulteriori approfondimenti e dati sui rifiuti cittadini e sulle prospettive del sistema di raccolta. È una partita che vale 30 milioni di euro, in cui si decide anche il destino dei circa 7.500 cassonetti cittadini.
Emanuele Galesi
e.galesi@giornaledibrescia.it
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