Piccoli soccorritori crescono: lezioni di rianimazione per 500 studenti di Concesio
Sono ben 507 gli studenti della scuola primaria e della secondaria di primo grado che hanno seguito, nell’ambito del «Progetto vita ragazzi», una serie di lezioni di primo soccorso tenute dai volontari del distaccamento bresciano dell’Associazione italiana cuore e rianimazione Lorenzo Greco onlus.
Nato nel 1998 a Piacenza con lo scopo di promuovere la conoscenza e l’uso appropriato dei servizi di emergenza, il funzionamento della catena dei soccorsi e le modalità di intervento in caso di arresto cardiaco con l’uso del defibrillatore, il sodalizio è di seguito approdato a Brescia e, con il coordinamento della sede di Torino, oggi può contare sull’impegno di quattro volontari che diffondono nel Bresciano le diverse iniziative partendo dal «Progetto vita ragazzi»: lo studente Daniele Battagliola, i medici Michele Battagliola e Giovanna Callura e Paola Casarini, formatrice di Primo soccorso.
Durante l’ultimo collegio docenti sono stati consegnati agli insegnanti dell’Istituto comprensivo di Concesio gli attestati di riconoscimento per l’attività svolta nelle 25 classi. Alla cerimonia ha partecipato anche Mario Greco, presidente onorario dell’associazione nonché nonno di Lorenzo Greco, studente scomparso a soli 12 anni a causa di un arresto cardiaco a scuola nel 2014. Molto emozionato, Greco ha raccontato la storia di suo nipote agli insegnanti e alla dirigente Elena Stefanoni, alla quale ha consegnato il premio «Messaggero del Cuore 2023», donato all’istituto per avere contribuito a diffondere l’uso del defibrillatore.
Il progetto
Il presidente onorario ha illustrato la mission dell’associazione e spiegato qual è la metodologia di insegnamento delle pratiche di soccorso alle nuove generazioni. «Se lo insegni a un bambino lo insegnerà ai suoi fratelli - ha affermato - ai suoi amici e ai suoi genitori, persino agli insegnanti. Ai ragazzi basta spiegarlo una volta e loro velocemente apprendono». Daniela Franzoni, insegnante di Concesio e referente del progetto, ha molto apprezzato il gioco di ruolo proposto, che «in pochissimo tempo ha consentito ai bambini di imparare come attivare correttamente la catena dei soccorsi per salvare una persona in pericolo di vita».
Quello che nel corso dell’anno scolastico appena concluso ha toccato le scuole concesiane «verrà presto replicato anche altrove - annuncia il presidente dell’associazione Marcello Segre -. Per il prossimo anno abbiamo intenzione di proporre il Progetto Vita Ragazzi in altre realtà scolastiche, cercando di allargare il numero dei volontari bresciani».
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