Picchiato prima di Milan-Aek, «trattato come un delinquente»
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«Sono riuscito a schivare la prima manganellata, la seconda però mi ha preso in pieno volto, tra il naso e gli occhi. Per il dolore e il sangue non ci ho visto più per un po’». A parlare è Abele Ruggeri, il 72enne farmacista in pensione con la sfrenata passione del Milan che poco prima delle 17 di giovedì è finito in mezzo agli scontri avvenuti in metropolitana ad Atene e che ora deve fare i conti con il setto nasale rotto in più punti e soprattutto con l’idea di un processo per tafferugli.
Ruggeri dovrebbe essere dimesso oggi dal Red Cross Hospital di Atene, dove è stato ricoverato, operato e tenuto agli arresti mentre la sua squadra del cuore, che avrebbe dovuto seguire dagli spalti dello stadio olimpico ateniese, pareggiava 0-0 con l’Aek nel turno di Europa League.
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