Picchiato perché difende l'amica, si salva scappando in chiesa

Il 16enne è stato circondato e preso a calci e pugni in piazza Bruno Boni in città. Un denunciato e 15 identificati
La chiesa d San Lorenzo, dove si è rifugiato il ragazzo malmenato - Foto New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
La chiesa d San Lorenzo, dove si è rifugiato il ragazzo malmenato - Foto New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
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La violenza questa volta non è esplosa nelle piazze principali della città, ma nella più appartata piazza Bruno Boni, già al centro di decine di segnalazioni dei residenti per l’inciviltà dei ragazzini che la frequentano. Attorno alle 18, le forze dell'ordine sono intervenute perché è stato segnalato il pestaggio di un ragazzino da parte di almeno una decina di persone. Una di loro sarebbe stata identificata e denunciata.

La ricostruzione dei fatti e l’attribuzione di tutte le responsabilità è ancora in corso ma quello che è certo è che un 16enne italiano è stato medicato in pronto soccorso per il trauma cranico che ha riportato nel pestaggio. Sembra che il minorenne avesse saputo che una sua amica era diventata bersaglio di insulti sui social da parte di un coetaneo di origine straniera. Il 16enne ha così deciso di affrontarlo per chiarire la situazione e lo ha rintracciato mentre era con alcuni amici, in piazza Bruno Boni. Secondo chi ha assistito non c’è stato praticamente spazio per le parole.

Appena il ragazzo ha iniziato a chiedere che si lasciasse stare la sua amica è stato aggredito da una decina di giovanissimi che lo hanno preso a calci e pugni. Lui ha cercato di difendersi, anche in forza di una corporatura solida, ma è stato sopraffatto e si è rifugiato nella vicina chiesa di San Lorenzo. Nel frattempo il parapiglia ha attirato i residenti e sono partite le chiamate al 112.

Sono stati i primi agenti intervenuti a soccorre il giovane all’interno della sacrestia della chiesa e ad accompagnarlo in ospedale dove è stato giudicato guaribile in cinque giorni. Una quindicina invece i ragazzi complessivamente identificati dalla Locale e dalla Questura che stanno ora lavorando per attribuire a ciascuno le responsabilità.

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