Piazzale Arnaldo pedonale, settembre apre il tavolo di lavoro

Muchetti: i 410mila euro a bilancio per il porfido in corso Magenta sono subordinati al piano futuro
L’eventuale ritorno dei sampietrini in corso Magenta è legato al progetto di piazzale Arnaldo - © www.giornaledibrescia.it
L’eventuale ritorno dei sampietrini in corso Magenta è legato al progetto di piazzale Arnaldo - © www.giornaledibrescia.it
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Visti così, inseriti nel ciclopico dossier dei conti pubblici, sembrava quasi una mossa alla «karate kid»: togli il porfido, rimetti il porfido. Invece i 410mila euro appostati nello schema contabile comunale e formalmente dedicati a riportare i sampietrini in corso Magenta sono destinati a un progetto più ampio. Che riguarda anche corso Magenta (e i sampietrini, certo), ma solo di riflesso.

Tutto dipenderà da uno degli scenari che il sindaco Emilio Del Bono e la sua squadra avevano annunciato di voler approfondire in questo secondo mandato alla guida della città: la possibilità di rendere pedonale piazzale Arnaldo. Un’ipotesi che, a partire da settembre, l’assessore ai Lavori pubblici e commercio Valter Muchetti inizierà a tradurre in pratica aprendo il tavolo di confronto con Soprintendenza, commercianti residenti e Consiglio di quartiere.

Passo indietro. Il Comune aveva rimosso il porfido da un tratto di corso Magenta (e da altre vie del centro storico, in primis via Mazzini) perché il costo della manutenzione dei sampietrini era diventata ormai insostenibile per le casse pubbliche, specie visto il frequente passaggio di auto e mezzi pubblici. Un problema, questo, che - viste le ristrettezze economiche degli enti locali - si ripresenta ormai in quasi tutte le città, tanto che il dibattito è aperto anche a Roma, guidata dalla sindaca Virginia Raggi.

«Non è opportuno riposizionare il porfido nelle strade in cui transitano mezzi pubblici e privati, perché si danneggia frequentemente creando buche o irregolarità pericolose soprattutto per pedoni, ciclisti e motociclisti. A questo si aggiungono i costi smisurati degli interventi - sottolinea Muchetti -: basti pensare che il costo dell’asfalto è di 8 euro al metro quadrato, quello del porfido ammonta a 90 euro al mq».

E allora come mai quella dicitura nel bilancio pubblico? «In primis è un appostamento che può sempre essere variato e poi - sottolinea l’assessore - è legato a doppio filo all’ipotesi di pedonalizzare piazzale Arnaldo. Dipenderà cioè dal nodo viabilità». Tradotto: se nel progetto di riassetto della piazza si rivoluzionerà anche la viabilità pubblica di corso Magenta (un capitolo che sarà affrontato dal titolare della Mobilità, Federico Manzoni), trasformando la via in zona pedonale e trovando un percorso alternativo ai bus di linea, allora «si potrebbe in quel caso valutare di riposizionare i sampietrini».

Semmai, ipotizza l’assessore, «sempre in accordo con la Soprintendenza si potrebbe ragionare sulle vie che già oggi sono pedonali», come ad esempio via Musei. Per quanto riguarda il futuro di piazzale Arnaldo, una delle prime questioni da affrontare - dopo il confronto con tutti gli interessati - sarà quello dello spazio verde centrale. «In questa prospettiva saranno essenziali la collaborazione e le indicazioni della Soprintendenza. Di certo - conclude Muchetti - quello di proseguire con i progetti di pedonalizzazione è un obiettivo politico che questa Amministrazione comunale intende perseguire».

 

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