Piazzale Arnaldo, i gestori: «Stop al take away»
«I controlli non competono a noi. Anche la Questura ci ha detto che in caso di assembramento non possiamo e non dobbiamo essere noi a intervenire in prima persona».
Lo dichiarano titolari e gestori dei locali di piazzale Arnaldo, riuniti questa mattina per cercare soluzioni ai problemi di affollamento dello scorso venerdì, culminati in un’ordinanza della Loggia che ha imposto la chiusura anticipata alle 21.30 per sabato e domenica.
I titolari delle attività ritrovatesi al centro della ribalta locale e nazionale per quelle centinaia di clienti riuniti in spazi ristretti, in barba alle norme di sicurezza introdotte per l’emergenza coronavirus, stanno ragionando sulle proposte da avanzare al sindaco Emilio Del Bono in vista del comitato per l’ordine e la sicurezza convocato per domani in Prefettura. Tra le idee c’è quella di fermare il take away delle bevande: gli unici clienti ad essere serviti saranno quelli seduti ai tavoli, che siano dentro o fuori dai locali. Una misura da applicare, in caso, solo nelle serate di venerdì, sabato e domenica.
Il confronto tra baristi e Loggia è destinato a proseguire. C’è anche l’ipotesi di contingentare gli ingressi alla piazza e di utilizzare steward. Una soluzione simile era stata sperimentata in passato nella zona del Carmine, quando il quartiere si trovò a fronteggiare i problemi legati ai locali notturni: in quel caso si trattava di evitare schiamazzi e comportamenti inappropriati, ora gli addetti dovrebbero invitare i clienti a non creare assembramenti. L’obiettivo è uno solo: garantire le attività lavorative assieme al rispetto del distanziamento sociale. Anche se è iniziata la Fase 2, l’emergenza non è di certo finita.
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