Piazza Loggia gremita per la Festa della Liberazione
Migliaia di persone hanno affollato piazza Loggia nel pomeriggio di festa per il settantottesimo anniversario della Liberazione. Una piazza plurale, come plurale è stata la partecipazione alla Resistenza e alla lotta di Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista.
Sul palco, Elena Ringhini delle Fiamme Verdi sottolinea che «non è possibile separare la lotta di Liberazione dallo spirito della nostra Costituzione: dire che la Costituzione è nata dalla Resistenza ed è antifascista non sono slogan vuoti, ma espressioni più concrete e forti del significato della festa che oggi celebriamo».
Laura Castelletti, sindaco facente funzione, ricorda che i partigiani di diverso orientamento hanno messo in gioco la loro vita per la patria ed erano pronti a morire per la libertà: «Non è forse questo che cercano gli immigrati che arrivano nel nostro Paese o gli ucraini che combattono contro gli invasori russi? Non sono forse persone che lottano per vivere in un paese libero?».
Il professor Francesco Castelli, rettore dell’Università degli Studi di Brescia, nell’orazione ufficiale dal palco di piazza della Loggia in festa per il 25 aprile: «Molti degli uomini e delle donne che hanno contribuito alla Resistenza erano giovani, di differente estrazione sociale, economica e anche politica. Differenti, dunque, ma forti e determinati nella difesa dei valori della libertà. Lo sono anche i giovani di oggi? Io posso certamente affermare di sì, anche se talora disorientati nella ricerca del proprio posto in una società che corre sempre più veloce, sommersa da notizie spesso contrastanti e incontrollate».
In mattinata si sono invece tenute le celebrazioni al cimitero Vantiniano.
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A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.
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