Piazza Loggia 1974-2014: Brescia non dimentica
Quarant'anni dopo, migliaia di persone in piazza nel giorno del ricordo della strage.
Per non dimenticare
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Verità, giustizia. E uno slogan chiaro, che rimbalza anche in rete: noi non dimentichiamo. Quarant’anni dopo la strage di piazza Loggia i bresciani tengono stretta la memoria di quel giorno e si ritrovano nel luogo simbolo della città per ricordare le otto vittime e ribadire il bisogno che finalmente si faccia chiarezza sulla pagina più buia della storia di Brescia. Unita, in questa occasione, a Milano e Bologna, dove il terrorismo fascista ha colpito con violenza indelebile a piazza Fontana e in Stazione Centrale.
Sul palco sono saliti anche i sindaci delle due città, Giuliano Pisapia e Virginio Merola, per affiancare Emilio Del Bono «nell’impegno rinnovato perchè queste tre città siano un baluardo democratico», ha detto il primo cittadino bresciano. E per Pisapia «oggi è importante esserci non solo per cercare e chiedere giustizia, ma soprattutto per guardare al futuro. Oggi è stato accertato che la strage è stata di matrice fascista con depistaggio da parte dello Stato».
Sul palco sono saliti anche i sindaci delle due città, Giuliano Pisapia e Virginio Merola, per affiancare Emilio Del Bono «nell’impegno rinnovato perchè queste tre città siano un baluardo democratico», ha detto il primo cittadino bresciano. E per Pisapia «oggi è importante esserci non solo per cercare e chiedere giustizia, ma soprattutto per guardare al futuro. Oggi è stato accertato che la strage è stata di matrice fascista con depistaggio da parte dello Stato».
«Soltanto ora possiamo dire con certezza che la strage del 28 maggio 74 di piazza della Loggia è una strage fascista - ha detto Arnaldo Trebeschi, fratello di una delle vittime -. Essa non ammette, come qualcuno ha cercato di fare, alcuna conciliazione e io non ho voglia di perdonare».
Davanti al palco, in una piazza popolata fin dal mattino, c’erano almeno duemila persone, ma è difficile quantificare il passaggio durante la giornata davanti alla colonna sbrecciata dalla bomba. Di sicuro, c’erano tanti giovani a cui Merola ha idealmente affidato il compito di fare da argine al ritorno dell’ideologia fascista in Italia e in Europa.
In piazza, sul palco, c'era anche Franco Castrezzati, ex sindacalista Cisl che stava parlando alle 10.12 di quarant’anni fa quando esplose l’ordigno. Ed è stato particolarmente toccante il momento nella piazza è echeggiato l’audio del discorso negli istanti in cui esplose la bomba. Preceduto, in una piazza avvolta dal silenzio, dagli otto rintocchi dedicati a Giulietta Banzi Bazoli, Livia Bottardi Milani, Euplo Natali, Luigi Pinto, Bartolomeo Talenti, Alberto Trebeschi, Clementina Calzari Trebeschi, Vittorio Zambarda.
«Per me - ha detto a margine della commemorazione Manlio Milani, presidente dell’Associazione familiari delle vittime della strage di piazza Loggia - quel momento è la fissità della memoria, la fissità del tempo, la memoria di loro che ho salutato un attimo prima che scoppiasse la bomba... Quarant’anni dopo però questa piazza che esalta la vita ci dice che davvero possiamo sperare in una diversa umanità; credo che questo sia il segnale migliore che ci può venire dopo 40 anni proprio da questa piazza».
Ma il ricordo della Strage prosegue: per il pomeriggio, dalle 16.30, l’associazione Piazzadimaggio ha preparato un programma tra musica, teatro e danza con interventi di don Luigi Ciotti, dell’associazione Libera, Stefano Ferrari, dell’Osservatorio nuove destre, e Moni Ovadia, neoeletto al parlamento europeo.
Alle 20.45, inoltre, nella chiesa di San Francesco il concerto in memoria delle vittime di piazza della Loggia del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo. Sergej Krylov dirigerà la Filarmonica del Festival.
Sempre per il quarantennale, in piazza Rovetta è stato allestito «Il cubo della memoria» in collaborazione con Casa della Memoria, Comune di Brescia e Associazione Culturale U-Turn. Le facciate di legno dell’installazione legno sono ricoperte da trentasei metri quadri di collage fotografici stampati su pvc. Nel salone Vanvitelliano, inoltre, è stata allestita la mostra «Sguardi sospesi» di Albano Morandi e Ken Damy, che hanno raccolto la proposta di Casa della Memoria di riprodurre e di esporre i volti della gente, attonita per la strage, che in quei giorni chiedeva giustizia e verità.
Tra le iniziative, vi sono anche dei filmati realizzati per l'anniversario. Come il video che trovate in apertura, "Brescia, 28 maggio 1974. Piazza della Loggia ore 10.12", realizzato per spiegare la strage di 40 anni fa ai bambini, nasce da un'idea dell'Associazione bande musicali bresciane con la collaborazione con Casa della Memoria per la realizzazione dell'associazione culturale BormanTvTube. O come #sempreperlaverità, realizzato da Nicola Zambelli e Vasco Fondra a partire da un'idea del Nuovo Eden.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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