Piano antismog, lo stop per 200mila auto bresciane
Da oggi, 1° ottobre, e fino al 31 marzo prossimo, circa 200mila tra i veicoli più inquinanti del parco automezzi circolanti nel Bresciano sono destinati a restare in garage. O quantomeno dovrà vedersela con le limitazioni introdotte già lo scorso anno e ora rafforzate da Piano antismog introdotto non solo da Regione Lombardia, ma anche da Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna.
DUE RUOTE
Nel mirino i veicoli più datati e con emissioni più consistenti: lo stop interessa infatti sull'arco delle intere 24 ore e per tutto l'anno (oltre che sull'intero territorio regionale) tutti i motocicli e ciclomotori a due tempi di classe Euro 0, mentre quelli di classe Euro 1 si fermano da oggi al 31 marzo nei giorni feriali (dal lunedì al venerdì) dalle 7.30 alle 19.30, in questo caso nei soli 20 Comuni considerati da Regione Lombardia di Fascia 1.
AUTOVEICOLI
Stessa fascia oraria quella in cui è imposto lo stop alle auto benzina Euro 0 e diesel Euro 0,1 e 2 nel corso dell'intero anno solare, mentre da oggi alla fine di marzo 2019 saranno al bando negli stessi orari dei giorni feriali anche gli autoveicoli Euro 3 diesel. In entrambi i casi, per quel che riguarda il Bresciano, le limitazioni valgono solo nei 20 Comuni direttamente indicati dal Pirellone.
I COMUNI BRESCIANI
A ricadere nella cosidetta Fascia 1 sono Borgosatollo, Botticino, Bovezzo, Brescia, Castel Mella, Castenedolo, Cellatica, Collebeato, Concesio, Flero, Gardone Vt, Gussago, Lumezzane, Marcheno, Nave, Rezzato, Roncadelle, San Zeno, Sarezzo e Villa Carcina. Vale a dire il compatto nucleo di comuni compresi tra hinterland del capoluogo e bassa Valtrompia.
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