«Phd Italent»: il progetto anti-fuga dei cervelli

L'Università degli Studi di Brescia è parte del progetto pilota che incrocia mondo del lavoro e ricerca universitaria
PHD TALENT
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Ricerca universitaria e mondo del lavoro si uniscono con «Phd Italent», progetto pilota triennale - in cui è coinvolta l'Università degli Studi di Brescia - che prevede l’inserimento di 136 dottori di ricerca italiani in imprese che puntano innovazione e, appunto, ricerca.

L’intento è quello di offrire la possibilità agli studenti che hanno conseguito il dottorato di fermarsi a lavorare in Italia, strategia che punta anche a evitare la «fuga di cervelli».
Energia, agroalimentare, Ict e mobilità sostenibile sono solo alcuni dei settori coinvolti nel progetto.

L’ammontare totale del finanziamento è poco superiore ai 16 milioni di euro, diviso tra Miur (11 milioni) e imprese partecipanti (5,2 milioni). I bandi per aziende e dottorati saranno aperti a metà settembre.

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