Perché diventare volontari alla Mensa Menni, non solo al pranzo di Natale
C’è chi ha dato la sua disponibilità già da mesi pur di essere tra i volontari che a Natale, alla mensa Menni di via Vittorio Emanuele, serviranno il pasto ai senza dimora e alle persone che vivono in situazioni di emarginazione grave. Si tratta di una realtà creata in occasione del Giubileo del 2000 dalla Caritas Diocesana insieme alle Ancelle della Carità e ad altre realtà della Diocesi che accoglie dalle 100 alle 170 persone ogni giorno e dove non mancano i volontari che si mettono a disposizione (dalle 10 alle 14) per fare accoglienza e aiutare gli ospiti durante il pranzo. E nei giorni delle festività si registra - da sempre - più fermento.
«Cerchiamo di accontentare tutti - spiega il responsabile, Gianbattista Treccani - perché è un’esperienza ricca di umanità. I volontari sono i protagonisti da noi: sono circa 120, tre quarti dei quali ruotano tutte le settimane, distribuiti equamente tra femmine e maschi, e di diverse età, anche se dopo il Covid, sono soprattutto giovani: studenti, universitari, ragazzi in attesa di un lavoro. È una cosa bella perché portano una ventata di freschezza, creando uno scambio intergenerazionale molto positivo».
Senza confini
L’aspetto positivo del fare il volontario alla Mensa Menni è che si può decidere di dare la propria disponibilità anche solo per un giorno, offrendo il proprio tempo come singoli o come gruppi organizzati (oratori o scuole). Non mancano poi realtà, come i Folletti laboriosi, che hanno donato il loro tempo sotto forma di cuffie di lana per i senza dimora, o di centrini per la tavola di Natale. Peraltro, a proposito di Natale, il menù proposto il 25 dicembre sarà davvero speciale: torta salata ricotta e spinaci, lasagne alla bolognese o pasta alle verdure, cotechino con lenticchie o pollo con patate al forno, frutta, pandoro o panettone.
Accoglienza
Solo per dare qualche numero delle persone senza dimora ospitate alla Mensa Menni dall’1 gennaio al 31 ottobre 2023 sono state 1.422: 380 italiani e 1.042 stranieri, di un’età media tra i 45 e i 64 anni. Di queste 179 sono state incontrate dal Centro di ascolto della Caritas Porta Aperta, che cerca di rispondere alle prime richieste d’aiuto. Nel 2022 erano stati alla mensa in 1.122.
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