Per ritirare il permesso di soggiorno a Brescia ora si può prenotare l'appuntamento

La nostra è tra le prime città ad abbandonare le liste: «Un terzo non riusciva a presentarsi», dice la Questura
Permessi di soggiorno prenotabili
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Addio alle liste pubblicate. Ora per le persone di origine straniera che devono ritirare il permesso di soggiorno è possibile prenotare un appuntamento, scegliere il giorno e la fascia oraria tra le prime dieci disponibili.

Non solo. Da un portale nazionale si può capire se il proprio documento è stato elaborato e il sistema della Questura di Brescia, accessibile con qrcode, permette solo a chi ha il permesso pronto di accedere alla pagina di prenotazione.

Le novità

È una vera e propria rivoluzione quella che la Questura di Brescia ha introdotto in merito al complesso tema del ritiro dei permessi di soggiorno e che ha finalmente eliminato le «liste» sostituite da appuntamenti personalizzabili.

Fino ad oggi infatti lo straniero che aveva presentato la propria istanza riceveva un messaggio sul telefono indicato nella pratica in cui gli si comunicava che il permesso era pronto e doveva controllare sulle bacheche della Questura in quale giornata sarebbe stato convocato per il ritiro del documento.

Un sistema che penalizzava una grossa parte dell’utenza che non riusciva ad organizzarsi e che «portava ad avere fino a un terzo di documenti non ritirati ogni giorno» come confermano da via Botticelli. Il nuovo sistema, elaborato direttamente dalla Questura di Brescia, permette alle persone che lavorano o che abitano distanti dalla città di scegliere una data e un orario in cui sicuramente possono presentarsi allo sportello per ritirare il permesso di soggiorno.

Una novità pensata che per favorire e rendere più agevoli i ricongiungimenti familiari con cittadini italiani. Nel dettaglio dunque sul portale https://questure.poliziadistato.it/stranieri si può capire se il proprio documento è pronto e poi su https://listapermessibrescia.altervista.org/index.php?lang=it prenotare il proprio ritiro.

La situazione

Anche nell’anno appena trascorso l’attività dell’ufficio immigrazione della Questura di Brescia, come ha spiegato il questore Spina nel suo bilancio di fine anno, è aumentata con il rilascio di poco meno di 34mila permessi di soggiorno, in linea con l’anno precedente, ma con il raddoppio delle richieste di asilo e anche il raddoppio delle espulsioni e dei rimpatri eseguiti.

Nelle prossime settimane poi dovrebbero tornare in Questura anche i lavoratori interinali, una decina, in appoggio ai poliziotti. Personale che dovrebbe occuparsi della raccolta delle pratiche allo sportello consentendo al personale in divisa di svolgere l’analisi delle pratiche ed in particolare l’accesso alle banche dati interforze che deve essere effettuato solo da personale con le necessarie autorizzazioni di sicurezza. Con l’innesto del personale civile l’obiettivo è quello di ridurre i tempi di attesa che, al momento, sono di circa un anno.

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