Per il parco di via Fura bonifica al via alla fine dell’anno

Insieme al «collega» di via Livorno, è l’unico parco al di fuori del perimetro del Sito di interesse nazionale Brescia-Caffaro ad aver conquistato i fondi messi a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr): sette milioni di euro in due, per risanare il patrimonio verde pubblico rovinato da anni di inquinamento.

E adesso, dopo aver aspettato pazientemente, è arrivato il suo turno: tra la fine dell’anno e le prime settimane del 2023, macchinari e operai saranno al lavoro nel parco di via Fura per l’attesa bonifica.

A mettere il timbro sull’operazione - e scandire il conto alla rovescia - è stata l’approvazione della delibera di Giunta «intestata» all’assessore all’Ambiente Miriam Cominelli. Il progetto esecutivo c’è, la gara d’appalto è in corso e l’aggiudicazione è appunto prevista per dicembre. Se la tabella di marcia non incontrerà intoppi, il risanamento - che complessivamente, tra lotto nord e lotto sud vale 1.580.000 euro - dovrebbe concludersi dopo circa un anno, il che significa tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024.

«Dopo l’aggiudicazione della gara faremo un incontro con il Consiglio di quartiere - spiega l’assessore -. Il procedimento sarà lo stesso utilizzato per gli altri parchi: si divide l’area in maglie, si scava 50 centimetri, se i valori degli strati sottostanti non saranno ancora entro i parametri si eroderà ulteriormente. Il materiale scavato sarà quindi portato nelle aree di trattamento e di bonifica, nel frattempo si procederà al riempimento e al ripristino del parco. Durante il cantiere - assicura Cominelli - saranno posizionati pannelli ciechi anti polvere e saranno in funzione i nebulizzatori di acqua. A questo si aggiungono la sorveglianza sanitaria sui lavoratori oltre che il consueto monitoraggio dell’aria».

Per quanto riguarda via Livorno, il via alla bonifica è fissato tra novembre e dicembre e i lavori si protrarranno fino alla fine del 2025. Prosegue, invece, l’attività di risanamento ai parchi Parenzo nord, Palermo e Cacciamali: tutti e tre dovrebbero essere riconsegnati alla città entro la fine dell’anno.