Pedersini chiude: «Vi saluto, con il cappello in mano!»
«Dopo aver messo i cappelli sulla testa dei bresciani per più di 70 anni vado in pensione... vi saluto, sempre con il cappello in mano!»: è il messaggio, affidato a Facebook, di Gianpietro Pedersini che ha abbassato la serranda della sua storica bottega di via Carlo Cattaneo.
Quel suo negozio piccolo e sommerso dai cappelli era il paradiso per gli amanti dei copricapi. Trovavi tutto, dai Borsalino alle coppole inglesi e le taglie più disparate, per chi ha una circonferenza cranica (ahimè) extralarge.
Un luogo dove potevi ancora respirare quell'aria vintage dei film con Ingrid Bergman e Humphrey Bogart (sì perchè nella scena di Casablanca entrambi indossavano un cappello) o sentirti Greta Garbo in Ninotchka, la spia russa che scopre la moda grazie a quei copricapi così strani e chic.
E non è solo una questione di moda, è anche una grande perdita per Brescia che dice addio ad una bottega storica aperta dal papà di Gianpietro, Giacomo, nel 1948. Un altro artigiano, con tutta la sua esperienza e la sua arte, che chiude.
Ma a chi scrive piace guardare il bicchiere mezzo pieno, Gianpietro chiude perché va in pensione, e felicemente, come si evince dalla sua ultima foto postata sulla pagina Facebook dell'Antica cappelleria bresciana G. Pedersini. E quindi a noi non resta che augurargli buon riposo e tanto divertimento con un briciolo di tristezza per le nostre teste ormai orfane.
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