Pechino Hotel: stanze da incubo tra sovraffollamento e soia
Materassi in ogni spazio a disposizione, coperte ammucchiate sui letti, e bidoni. Enormi bidoni di plastica in cui venivano coltivati germogli di soia. Bagni sporchi, intasati e cucine da incubo. Condizioni igienico sanitarie pessime quelle riscontrate dagli agenti della Polizia locale, Nucleo di Pg, in due appartamenti al terzo piano di viale Stazione 12, scala D.
Un intervento eseguito in seguito all’esposto di alcuni cittadini residenti nel palazzo che si lamentavano del via vai di persone da quei locali trasformati in albergo abusivo.
Ben 22 le persone che sono state trovate all’interno del «Pechino Hotel», tre delle quali clandestine. Da qui la denuncia scattata a carico della proprietaria dei due appartamenti, per aver dato ospitalità a stranieri non regolarmente in Italia.
Gli ospiti, paganti, ovviamente, dovevano condividere il bagno con i bidoni in cui venivano fatti crescere i germogli di soia. Irrespirabile l’aria in quegli spazi ridotti, non solo per l’odore acre del legume coltivato.
La Polizia locale, sulla scorta dei verbali dell’Agenzia di tutela della salute, ha chiesto inoltre al sindaco un’ordinanza contingibile e urgente per disporre l’inagibilità degli appartamenti e quindi la chiusura dell’albergo clandestino.
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